Prima di capire cosa sono e come funzionano i condizionanti, vi devo spiegare un po’ come è fatto un capello.
Un capello è composto da due parti: la corteccia, che è la parte più interna, che da sostegno al capello e una parte più esterna, chiamata cuticola, che avvolge la corteccia e la protegge.
Come un capello appare alla vista e al tatto dipende dallo stato della cuticola, la sua parte esterna.
E’ buona norma non maltrattare i capelli e aver cura della cuticola che li avvolge e protegge. Sono molti i nostri comportamenti che rischiano di danneggiarla. Possiamo danneggiare la cuticola perché abbiamo preso troppo sole (sì, il sole non fa male solo alla pelle, certo un melanoma ai capelli non ci viene, basta tagliarli e si risolve il problema, ma il sole li indebolisce comunque). I capelli possono indebolirsi anche perché li abbiamo spazzolati con troppa forza o li abbiamo sottoposti a stress dovuti alle alte temperature di piastre e phon, oppure perché li abbiamo asciugati senza averli prima tamponati per bene con un asciugamano. Anche alcune sostanze chimiche possono rovinarli (permanenti, tinte, il cloro della piscina), i tensioattivi presenti nello shampoo possono modificare il capello rendendolo elettrico.
In soccorso arrivano i condizionanti. Prodotti e ingredienti che servono ad aiutarci a mettere una pezza a tutto questo. Rendono i capelli più pettinabili, più morbidi e lucenti.
cosa sono i condizionanti
La famiglia dei condizionanti comprende molte sostanze diverse, che agiscono anche in modi diversi. In più li possiamo trovare in tanti prodotti diversi tra loro: negli shampoo due in uno, nei balsami, nelle maschere, nei prodotti condizionanti non a risciacquo. Le possibilità sono quasi infinite.
Un condizionante, dicevamo può fare tante cose diverse, che ve le riassumo qui:
- Riduce la carica elettrostatica che si è creata dopo l’uso dello shampoo
- Aumenta la lubrificazione, il volume e la lucentezza del capello
- Aiuta a districare i capelli e li rende più pettinabili
- Rende i capelli più morbidi
- Idrata il capello e può aiutare a renderlo più “spesso”
Quali sono le sostanze condizionanti? Ce ne sono di vari tipi.
Alcuni hanno una carica positiva e quindi neutralizzano i capelli “elettrici”, caricati negativamente da uno shampoo ad esempio. Altri invece hanno una carica neutra, come i siliconi, la glicerina o il pantenolo, ma funzionano in modo diverso.
Per poter funzionare questi prodotti devono essere assorbiti dal capello (in realtà non è che il capello li possa effettivamente assorbire), meglio dire che devono esser in grado di rimanere almeno in parte sul capello anche dopo il risciacquo.
I capelli decolorati riescono a legarsi maggiormente alle sostanze condizionanti e questo è di sicuro un bene per un capello già provato dalla decolorazione.
Gli ingredienti condizionati possono essere divisi in due grandi categorie: quelli cationici e quelli non cationici
Condizionanti cationici
I capelli dopo lo shampoo si ritrovano caricati negativamente, questo li rende elettrici, tecnicamente si parla di fenomeno fly-away (capelli svolazzanti insomma). I condizionanti cationici sono caricati positivamente, per cui quello che riescono a fare è neutralizzare la carica negativa che c’è sul capello post shampoo, in questo modo le scaglie di cheratina si richiudono e i capelli sono più lucidi, meno elettrici e svolazzanti e quindi più pettinabili.
I più famosi sono i Sali quaternari di ammonio.
C’è da dire che questi ingredienti rientrano nella famiglia dei tensioattivi. Quelli che si usano per detergere e fare schiuma, ma loro non si usano per detergere, svolgono un’altra funzione.
Al pari di tutti gli altri tensioattivi però sono fatti come uno spillo, un fiammifero. Hanno un corpo che odia l’acqua e ama i grassi (idrofobo/lipofilo) e una capocchia, una testa che al contrario ama l’acqua e odia i grassi (idrofila e lipofoba). Questa loro conformazione li rende perfetti non solo per detergere e strappare via lo sporco grasso ma anche per svolgere il loro lavoro di neutralizzatori di carica.
Condizionanti non cationici
Dicevamo che qualsiasi sostanza in grado di ridare ai capelli il loro aspetto originario, di renderli lucenti, morbidi e pettinabili rientra nei condizionanti.
Questa particolarità non è solo di quegli ingredienti che funzionano neutralizzando la carica negativa dei capelli.
Ci sono degli alcoli grassi (cetilico e stearico) che riescono a lubrificare e quindi a condizionare i capelli.
Anche alcuni siliconi come il dimeticone e il dimeticonolo si usano come condizionanti, creano dei legami idrofobici (che odiano l’acqua). Lubrificano e filmano il capello. Questo potere filmante aiuta a proteggere i capelli dal calore del phon e delle piastre. I siliconi, derivati dal silicio e non dal petrolio, non soffocano il capello. Anche perché il capello è morto e non respira.
La glicerina riesce a penetrare nel capello e lo idrata, aumentandone il volume.
Il pantenolo o provitamina B5, molto usato negli shampoo e nei condizionanti è sia un idratante che un condizionante, lubrifica i capelli senza farli diventare grassi e li rende più pettinabili e lucenti.
conclusioni
La mia lezioncina sui condizionati termina qui.
Spero sia stata semplice e chiara. Spesso ci ritroviamo con i capelli indisciplinati e rovinati e non sappiamo davvero cosa fare. Sono certa che capire un po’ i meccanismi che stanno dietro ad alcuni ingredienti e prodotti possa aiutarvi a scegliere i prodotti giusti per risolvere il vostro problema. Avere una chioma lucida e morbida è un sogno di tutti, ma non così difficile da esaudire.
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immagini: unsplash.com
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