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Conoscete la Betaina?

da | 3 Giu 2020 | Blog | 0 commenti

La Betaina è naturalmente presente nell'NMF il Natural Moisturizing Factor, come ingrediente cosmetico svolge un'azione idratante in modo molto particolare.

Siete sicuri, ma proprio sicuri di voler sapere cosa sia la Betaina?

Questa volta do il peggio di me e provo subito a stroncarvi all’inizio e vi piazzo delle definizioni super complicate.

Vi prego non fatevi scoraggiare, perché poi si fa interessante e spero meno complicata. Cercherò di utilizzare solo un po’ di chimica spiccia, giuro, nulla di più.

Cominciamo con il parlare dell’ OSMOSI.

osmosi

osmosi

Immaginate di avere un contenitore con una membrana semipermeabile in mezzo.  Da una parte c’è un liquido con una concentrazione di alcune sostanze diverse rispetto a quello che c’è dall’altra parte.

L’osmosi è quel fenomeno che fa sì che si raggiunga un equilibrio tra i due liquidi dentro al contenitore, poiché il liquido può passare attraverso la membrana, fino a che non si equilibrano le due parti (“omeostasi” è la parola che si usa per definire questo tipo di equilibrio). Ovvero fino a che da una parte e dall’altra c’è praticamente la stessa cosa.

osmoliti

Un osmolita invece è una sostanza chimica sintetizzata sia dall’uomo che da alcuni animali, ma anche da alcune piante, in grado aiutare le cellule a ripararsi da quegli stress detti appunto: osmotici.  

Esempi di stress osmotici: il sale, l’acqua salata, che richiamano acqua verso di loro (verso l’esterno) o il fatto di essere in un ambiente arido che fa sì che l’acqua contenuta nelle cellule fuoriesca per mantenere l’omeostasi (l’equilibrio) con l’esterno.

In questi casi sarebbe normale che l’acqua presente nelle cellule fuoriuscisse velocemente verso l’esterno, mettendo però a rischio l’equilibrio della cellula stessa. Bene, gli osmoliti cercano di aiutare la cellula a non disperdere tutta l’acqua che possiede verso l’esterno e quindi l’aiuta a mantenersi idratata.

Le funzioni principali degli osmoliti sono quindi due: da una parte fanno in modo le attività della cellula continuino il loro tran-tran come se niente fosse, dall’altra proteggono anche alcune macromolecole, come ad esempio le proteine, che potrebbero compromettersi per via degli stress osmotici.

Gli osmoliti sono tanti e di diversi tipi: ci sono ad esempio la prolina e glicina, la betaina e trimetilammina-N-ossido, il sorbitolo e inositolo. Non che vi interessa sapere tutti questi nomi. Tenete solo a mente che la Betaina è solo una delle sostanze che svolgono questo compito, non certo l’unica.

betaina beautycologa

La betaina

Dicevamo che la betaina è quindi un osmolita; è presente sia nell’uomo che in diverse piante, ma anche nei crostacei, in alcuni molluschi come i granchi e le cozze.

Il nome di Betaina lo inventò Scheibler che nel 1866 la isolò dalle melasse di barbabietola (Beta vulgaris).

Nell’uomo la si trova sia all’interno delle cellule che all’interno dell’NMF (Natural Mosturizing Factor), il fattore di idratazione della pelle.

L’NMF fa parte del film idrolipidico, quell’emulsione composta da NMF e sebo, che serve a far da protezione alla nostra pelle.

La betaina, così come altri osmoliti, all’interno dell’NMF, e quindi all’interno del nostro film idrolipidico, agisce come forte umettante per la pelle e la aiuta a mantenere la sua corretta idratazione. Questo fa sì che la pelle possa essere anche più elastica e morbida.

Che la pelle possa mantenere la sua omeostasi (equilibrio) è molto importante. Sia per fare apparire la pelle bella e in splendida forma, sia per farla rimanere sana (che forse ci dovrebbe importare ancora di più).

betaina

Come agiscono la betaina e gli altri osmoliti

Siamo davvero una macchina meravigliosa

Se la pelle è secca vuol dire i cheratinociti (le cellule più superficiali della pelle) stanno subendo degli stress osmotici. I cheratinociti si attrezzano subito e aumentano la produzione di osmoliti e questo ridona alla pelle la giusta idratazione. Gli osmoliti vengono usati quindi come risposta a questo genere di stress (ambiente secco, sale o soluzioni saline che richiamano a sé liquidi).

Questo è senza dubbio un ottimo meccanismo di regolazione della pelle, che garantisce la sua omeostasi (equilibrio). Le cellule accumulano o rilasciano betaine e altre sostanze simili a seconda delle condizioni esterne in modo da attrarre acqua dentro la cellula o espellerla se necessario (eh, sì potrebbe anche esserci il problema opposto).

Come se non bastasse anche i raggi UV possono danneggiare la cellula, e anche in questo caso la cellula reagisce producendo più osmoliti.

Come dicevamo gli osmoliti riescono anche a proteggere le proteine contenute nelle cellule (che sono davvero importantissime) dagli effetti della disidratazione. In modo da proteggerle dalla loro denaturazione.

La Betaina è una campionessa in tema di adattabilità.

In una soluzione acquosa si lega all’acqua ma è anche molto veloce a liberarsi di questa molecola, per legarsi con un’altra molecola di acqua (insomma vive in uno stato di agitazione costante, è iperattiva) per poi liberarsi e cedere la molecola di acqua quando le condizioni cambiano (sì è un tipo davvero generoso, trattiene solo per donare quando ce n’è più bisogno).

Insomma la betaina si comporta da carrier di acqua (se la mette in groppa e la trattiene quando serve) ma poi è in grado di donare il suo carico d’acqua quando attorno non ce n’è più. La betaina attrae a sé l’acqua ma non la immobilizza. La trattiene solo un po’, giusto il tempo necessario.

betaine beautycologa

La betaina nei cosmetici

Vi starete chiedendo a cosa serve un osmolita come la betaina in un cosmetico.

Quella che trovate in un cosmetico viene generalmente estratta dalla barbabietola da zucchero (beta vulgaris).  E’ una molecola molto piccola, 117 dalton (più è piccola una molecole e più può penetrare in profondità nella pelle). Sì quindi potrà penetrare nella pelle, perché tendenzialmente si dice che le molecole più piccole dei 500 dalton riescono a penetrare nella pelle e quindi in questo caso la Betaina riesce a donare un’idratazione profonda.

Forse avete sentito che l’acido ialuronico a basso peso molecolare (e che quindi è una molecola molto piccola) possa far aumentare la quantità di acido ialuronico presente nella pelle. Non succede per l’Acido Ialuronico e lo stesso ragionamento si applica alla Betaina.

L’obbiettivo di un acido ialuronico a basso peso molecolare o della Betaina, in questo caso, è quello di aiutare la pelle a rimanere idratata nei suoi strati superficiali (portando l’idratazione più in profondità, ma sempre all’interno di quelli più superficiali).

Sì. Le cose semplici, mai. Cosa ci volte fare.

Cosa fa la betaina

Come abbiamo imparato la betaina è una sostanza che per sua natura riesce a interagire con l’acqua e molecole con caratteristiche simili.

Abbiamo imparato anche che le cellule della pelle usano costantemente gli osmoliti per mantenere l’omeostasi e proteggere la pelle dalla disidratazione.

Controllando l’equilibrio dell’acqua e aiutando le proteine a proteggersi, gli osmoliti svolgono un ruolo importante nella formazione della barriera della pelle e questo fa sì che possa poi mantenersi in buono stato nel tempo, non venendo compromessa.

Quindi la loro funzione in un cosmetico è aiutare la pelle a mantenere la sua corretta idratazione, funzione che come vi ho spiegato prima, svolge anche all’interno dell’NMF (Natural Moistuizing Factor).

Quindi, in parole povere, la Beatina in un cosmetico, svolge la stessa funzione di idratazione che svolge all’interno del film idrolipidico che protegge la nostra pelle. Ci aiuta a mantenere la pelle idratata. E già solo questo, è davvero super utile.

beautycologa osmosi

Betaina nei prodotti per capelli

Gli osmeoliti proprio per le loro caratteristiche possono aiutare i capelli a sopravvivere al calore delle piastre e del phon e dai danni che possono causare. Proprio perché riescono a trattenere dell’acqua sulla superficie del capello. (se usate phon e piaste caldissime non c’è nulla che vi possa salvare. Sopra i 180°C, la cheratina del capello non si salva, la distruggete).

La Betaina quindi dona ai capelli volume, migliora il loro comportamento, insomma ci aiuta a domarli un po’ di più e ne migliora, come dicevo prima la resistenza.

Non tutte le betaine sono uguali

Stiamo parlando di betaina, quella che in INCI viene definita: betaine, e non degli ingredienti cosmetici cocamidopropylbetaine o altre beatine sufrattanti chiamate spesso betaine, come abbreviazione. 

Questi altri ingredienti sono dei tensioattivi e infatti vengono usati nei detergenti e negli shampoo. Sono creati in modo sintetico e svolgono azioni completamente diverse. Essendo dei tensioattivi hanno un potere detergente. Quindi, non fate confusione, per carità.

Conclusioni

Vorrei davvero un giorno riuscire passo passo a raccontarvi ogni sostanza che compone il NMF (Natural Moisturizing Factor). Come sapete la pelle crea una vera propria emulsione che la ricopre (il film idrolipidico) per proteggersi.

Vi dicevo che a grandissime linee questo importantissimo film protettivo è composto da sebo e NMF. In realtà è ricco di tantissime sostanze, ognuna con la sua funzione specifica. E’ scontato che i cosmetologi da sempre si ispirano a lui per formulare i prodotti.

Perché dopo tutto quello che una crema deve fare è restituire alla pelle il film idrolipidico che è stato tolto con la detersione o che si è modificato per altri motivi.

Oggi vi ho presentato la Betaina, ma spero con il tempo di farvi capire meglio l’importanza di tante altre sostanze contenute nell’NMF e quindi nel film idrolipidico.

La natura è e sarà sempre fonte grande di ispirazione.


CREDITS:

immagini: unsplash.com
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