Se hai la pelle sensibile, problemi cutanei come la dermatite atopica, la presenza di un eczema, la pelle secca, o se stai cercando un detergente per un bebè è importante cercare un prodotto estremamente delicato perché la detersione, anche se è un momento fondamentale di igiene, rappresenta anche una situazione di potenziale stress per la pelle e per questo deve essere il più delicata possibile.
Con la detersione, oltre a eliminare sporco, sebo ossidato, smog, cellule morte, microrganismi poco simpatici e chi più ne ha più ne metta, possiamo rischiare di minare la nostra barriera cutanea.
Se infatti utilizziamo un detergente troppo aggressivo andremo a rimuovere buona parte del nostro film idrolipidico, la crema naturale che protegge la nostra pelle, andando così a compromettere la barriera cutanea.
I bambini piccoli, così come le persone con la pelle secca o quelle con dermatite atopica hanno già di loro una barriera cutanea con qualche problematica e per questo è fondamentale che scelgano un detergente super delicato e rispettoso della loro barriera.
Detersione per affinità e per contrasto
Ci sono due modi per detergersi: con un detergente che agisca per contrasto o con uno che agisca per affinità. No, utilizzare soltanto l’acqua perché non vi trovate con nessun detergente non è una buona idea. L’acqua non lava, l’acqua sciacqua. Guardatevi attorno e sono certa troverete il detergente fatto apposta per voi.
Un detergente classico (in gel, una mousse, una saponetta…) è un detergente che deterge per contrasto allo sporco (che sulla nostra pelle è misto al sebo per cui è sempre uno sporco grasso). Contiene tensioattivi affini all’acqua e di norma fa una bella schiuma. Nella lista ingredienti c’è molta acqua (è in genere il primo ingrediente che compare nella lista ingredienti) e dei tensioattivi. A seconda del tipo di tensioattivi scelti il detergente sarà più o meno sgrassante e quindi lavante.
Sono senza dubbio i detergenti più utilizzati, sono efficienti nel rimuovere lo sporco e sono anche poco costosi, ma per alcuni potrebbero non essere la scelta migliore.
Un’altra strategia è quella di utilizzare degli oli, dei grassi, per rimuovere per affinità lo sporco dalla nostra pelle. I detergenti oleosi contengono oli, burri in quantità e dei tensioattivi o ancora meglio degli emulsionanti (più delicati) in grado di rimuovere lo sporco al momento del risciacquo. Questo tipo di detergenti è il migliore per le pelli “problematiche” perché è il più delicato. Gli oli contenuti vengono sì risciacquati insieme allo sporco ma non del tutto. Quella quota di grassi che rimane sulla pelle dopo il risciacquo si dice che ha un’azione restitutiva: ovvero restituisce una quota di grassi alla pelle, ristabilendo in questo modo parte del film idrolipidico tolto.
Come riconoscere un vero detergente per affinità
Attenzione: se per i detergenti viso è la norma trovare oli detergenti che contengono oli e che quindi agiscono per affinità, per i detergenti corpo la cosa è molto diversa. La maggioranza, se non quasi la totalità dei prodotti corpo che vengono chiamati “olio detergente” o simili, ha solo la consistenza simil oleosa, ma non contengono oli o li contengono in minima parte (1% o meno). Per riconoscerli basta guardare la lista degli ingredienti, se come primi ingredienti trovate acqua e glicerina siamo di fronte a un prodotto che anche se ha un tocco oleoso in realtà deterge per contrasto. Potrebbe anche contenere uno o un paio di oli alla fine della lista ingredienti, ma questo ci fa presupporre che non possano essere abbastanza per agire come un detergente per affinità (magari questi oli vengono dopo conservanti, fragranze o altri ingredienti che sicuramente sono dosati a percentuali inferiori all’1%).
Perché chiamano “olio detergente” un prodotto che non è a base di olio?
Me lo sono chiesta anch’io e questa è la conclusione a cui sono arrivata. Partiamo dal presupposto che gli oli costano, mentre l’acqua e la glicerina costano molto meno. Se ho una percentuale maggiore degli ultimi due risparmio tanto come azienda sul costo del prodotto. E se per un prodotto viso si è disposti a spendere di più, per un prodotto corpo si ricerca un prodotto meno costoso. Ok, magari quel prodotto sarà anche delicato, adatto alle pelli sensibili, ma a mio avviso inganna le persone che sono alla ricerca di un detergente a base oleosa per la sua azione restitutiva sulla pelle e la magari lo ricercano perché glielo ha anche consigliato un dermatologo (che non essendo un formulatore cosmetico immagino sia convinto che qualsiasi olio detergente sia a base di oli e deterga per affinità).
E possono chiamarlo lo stesso in questo modo?
Evidentemente sì, e non capisco perché. L’unica motivazione a cui sono giunta è che questi prodotti contenendo tanta glicerina hanno un tocco che ricorda quello degli oli e dunque, il termine olio viene riferito al fatto che quel prodotto ha una sensorialità che ricorda quella di un olio. Un po’ come chiamare “pigiama seta” un pigiama che non è in seta, ma che è in polyestere ma ha un tocco simile a quello della seta. Si potrà fare per i vestiti? Francamente non lo so.
Vi faccio due esempi su due miei prodotti. C-Boost è il mio siero alla Vitamina C pura. Per mantenere stabile l’Acido Ascorbico ho creato una formula senz’acqua ma con tanti glicoli. Al tocco quel prodotto sembra un olio, ma in realtà non contiene neanche una molecola di oli. Avrei potuto, seguendo questo pensiero, chiamarlo “olio alla Vitamina C”. O ancora Multitasking Oil è il mio detergente oleoso per il viso. Contiene l’1% di Acqua e il resto oli ed emulsionanti. Molti “oli detergenti” contengono un olio in fondo alla lista ingredienti (quindi all’1% o meno), quindi, seguendo il loro ragionamento, Multitasking Oil potrei chiamarlo “Acqua detergente”. Assurdo vero?!? Sì, sembra assurdo anche a me, ma così è.
Se avete altre spiegazioni su questo fenomeno, scrivetemi e ve ne sarò grata.
Differenza tra oli e detergenti oleosi
A differenza di un olio o di un mix di oli, un detergente a base oleosa a contatto con l’acqua, proprio perché contiene tensioattivi o emulsionanti, si trasforma in latte o schiuma. Sono dei prodotti che fanno proprio una metamorfosi, questo aiuta a rimuoverli con estrema facilità, lasciando la pelle morbida ma non unta.
Che detergente cercare
Se avete una pelle problematica cercate un detergente per affinità, di norma vengono chiamati “olio detergente” “olio bagno” “olio doccia”, ma fate attenzione che sia a base oleosa (ovvero che contenga nella lista ingredienti come primi ingredienti uno o più oli o che comunque contenga oli in prevalenza nella formula).
Vi metto un elenco dei principali oli utilizzati nei detergenti a base oleosa per il corpo in modo che possiate riconoscerli:
- paraffina liquida,
- olio di crusca di riso (oryza sativa -Rice- Brain Oil),
- olio di mandorla (Prunus Amygdalus Dulcis Oil),
- C 12-15 Alkyl Benzoate,
- Olio di semi di girasole (Sunflower Seed Oil (Heliantus annuus (sunflower) seed oil),
- olio di semi di soia (Glycine Soya Oil),
- Isoamyl Cocoate,
- Ethylhexyl Palmitate,
- Ethylhexyl Stearate,
- olio vegetale di qualsiasi pianta (olus oil).
Questi, essendo oli poco costosi sono quelli che più facilmente possono comparire in alto nella lista ingredienti, altri oli, più pregiati possono essere presenti in fondo alla lista ingredienti a percentuali più basse. Non avrebbe senso utilizzare oli costosi in un prodotto che si risciacqua, farebbe lievitare il costo già alto di questi prodotti senza un reale motivo. Se come primi ingredienti trovate acqua e glicerina… sapete già che non è a base di oli. Oppure guardate se dichiarano la percentuale di oli presente.
Emulsionanti vs tensioattivi
Oltre a controllare che sia a base oleosa e che quindi possa davvero avere un’azione restitutiva, agendo per affinità, se avete bisogno di un prodotto super delicato cercate un prodotto che contenga emulsionanti e non tensioattivi.
Ora mi spiego meglio: i tensioattivi sono le sostanze che si trovano di norma nei detergenti, è bene sciacquarli per bene e non lasciarli per lungo periodo a contatto sulla pelle, perchè loro mentre detergono in modo efficace possono creare un varco nella barriera cutanea. Più sono lavanti e aggressivi e più facilmente e velocemente lo fanno.
Il tensioattivo più lavante e aggressivo è lo SLS (sodium lauryl sulfate). Sempre meno utilizzato a favore dello SLES (sodium laureth sulfate) che è più delicato ed è il tensioattivo più utilizzato in cosmetica (lo si trova un po’ ovunque, negli shampoo, nei bagnoschiuma, nei saponi per le mani…). Spesso viene accompagnato dalla Cocamidopropyl betaine per renderlo più delicato. Sebbene vada benissimo per le pelli “senza problemi”, rischia di essere troppo aggressivo sulle pelli “problematiche”. L’uso di un mix di tensioattivi (con o senza SLES) è di norma una buona strategia perché rende in generale il detergente più delicato.
Ma se di fronte a noi abbiamo una pelle problematica anche queste strategie potrebbero non bastare perchè anche se delicati i tensioattivi potrebbero minare lo stesso la barriera cutanea. Ne è un esempio il MIPA (Mipalaureth Sulfate) che, anche se viene usato in alcuni detergenti oleosi (a base di oli), ha dimostrato di irritare più che proteggere la pelle di volontari adulti. Per questo, se stai cercando un detergente per una pelle ultra delicata come quella di un neonato o di un bebè, ma anche se soffri di dermatite atopica, dermatiti in genere altre problematiche cutanee è meglio scegliere un prodotto che contenga degli emulsionanti al posto dei tensioattivi.
Gli emulsionanti rientrano nella famiglia dei tensioattivi, è vero, ma se i tensioattivi di regola si trovano nei detergenti che vanno risciacquati perchè se no possono diventare aggressivi e minare la barriera cutanea, gli emulsionanti di norma si trovano nelle creme, cioè prodotti che possono rimanere sulla pelle e quindi sono sostanze che non rischiano di minare la barriera cutanea. Per questo sono una scelta perfetta per le pelli super problematiche. Oltre a essere più delicati di partenza, se per qualsiasi motivo dovessero rimanere anche in minima parte sulla pelle dopo il risciacquo, non è un problema, perché loro possono stare anche in prodotti che non devono essere risciacquati. Non male, no?
Come fare a capire se il detergente che volete acquistare contiene emulsionanti o tensioattivi? Sicuramente il modo più facile è vedere se l’azienda lo specifica, chiederglielo e vedere cosa rispondono o provare a cercare online su https://cosmileeurope.eu/ una fonte affidabile per ottenere informazioni sugli ingredienti cosmetici (a cura di Cosmetica Italia e Cosmetics Europe).
Conclusioni
Perdonate quest’articolo lunghissimo, spero però di avervi chiarito le idee il più possibile e di avervi dato tutte le info utili per poter scegliere il vostro detergente oleoso, in modo da poter fare la prossima volta un acquisto consapevole.
Queste informazioni che ho deciso di condividere con voi sono quelle che ho recuperato leggendo, studiando e confrontandomi durante lo studio che mi ha portato a creare la formulazione di un detergente a base oleosa, con emulsionanti adatta alle pelli più sensibili e delicate, sia che si tratti di un neonato, che di un adulto con pelle secca, ultra sensibile o con dermatiti. Vi assicuro che l’ho studiato con estrema attenzione anche perché lo stavo studiando pensando alla piccola Virginia che stava crescendo dentro il mio pancione.
Bibliografia:
Kottner, J., Kanti, V., Dobos, G., Hahnel, E., Lichterfeld-Kottner, A., Richter, C., Hillmann, K., Vogt, A., & Blume-Peytavi, U. (2017). The effectiveness of using a bath oil to reduce signs of dry skin: A randomized controlled pragmatic study. International journal of nursing studies, 65, 17–24. https://doi.org/10.1016/j.ijnurstu.2016.10.010
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