L’Acido Azelaico è uno di quegli attivi cosmetici che non potete non conoscere.
Perché? Prima di tutto perché è multifunzione potremmo definirlo un “multipod”: agisce su acne, macchie, melasma e rosacea. Secondo perché non capita tutti i giorni di trovare un attivo con tantissima letteratura che ne comprova l’efficacia.
Non per nulla è molto consigliato anche dai dermatologi. Si adatta a tutti tipi di pelle, anche quelle sensibili.
È un ingrediente cosmetico che si può definire un po’ borderline, perché lo si può trovare sia in prodotti cosmetici che in farmaci.
Sono certa che ora stiate morendo dalla voglia di conoscere un po’ di informazioni in più su di lui, ed eccomi pronta ad accontentarvi.
L’Acido Azelaico è una sostanza presente in natura, prodotta da un lievito che vive sulla nostra pelle (il Malassezia Furfur), ma che si può trovare anche in un sacco di alimenti come i cerali integrali e alcuni tipi di carne. All’interno delle piante stimola la loro resistenza alle infezioni.
Come funziona
È antinfiammatorio, antibatterico e anticheratinizzante.
I Radicali liberi, i ROS, causano infiammazioni sulla nostra pelle, l’Acido Azelaico inibisce, blocca, la produzione di nuovi ROS e questo dunque, riduce le infiammazioni e anche la produzione di nuova melanina che forma le macchie. Sì perché le macchie possono causarsi anche come risposta a un’ifiammazione. Anche il Cutisbacterium Acne, il batterio che causa l’acne, causa anche anche lui delle tipiche infiammazioni che l’accompagnano proprio perché induce una maggior produzione di ROS.
È anche anticheratinizzante, e voi direte, si ma che vuol dire?
Bene facendo in modo che i cheratinociti proliferino meno, riduce l’ostruzione dei pori della pelle e in questo modo migliora l’aspetto dell’acne.
Inoltre, regola la produzione di melanina, ma solo sui melanociti iperattivi, per cui agisce sulla porzione di pelle soggetta a melasma o macchie ma non su quella che non ha questo tipo di problema.
A cosa serve
Ci sono dei motivi per l’Acido Azelaico piace così tanto, anche ai dermatologi. Il consenso scientifico parla forte e chiaro e lo definisce un ottimo ingrediente in caso di Rosacea, melasma e acne.
Rosacea
I tipi di rosacea sono molti e L’Acido Azelaico è perfetto in caso di Rosacea papulo pustolosa, quella che fino a non molto tempo fa veniva definita acne rosacea, che però in realtà con l’acne non ha molto a che fare. Le linee guida che seguono i dermatologi indicano l’Acdio Azelaico come un ottimo ingrediente in caso di acne papulopustolosa, in quanto è in grado di ridurre le lesioni infiammatorie che l’accompagnano, sembra che sia in grado di diminuire anche l’eritema che l’accompagna, ma servono ancora un maggior numero di ricerche che lo possano confermare.
Acne
L’Acido Azelacio ha proprietà antibatteriche e anti infiammatorie e per questo è di grande aiuto in caso di acne vulgaris. Le linee guida del 2016 basate su evidenze scientifiche hanno riportato che l’Acido Azelaico può essere utilizzato per trattare l’acne da leggera a moderata come unica terapia o in combinazione con altre e si dimostra utile anche per mantenere i risultati ottenuti con altri tipi di terapie.
Pensate che in una review scientifica si è definito che una crema al 20% di Acido Azelaico o un gel al 15% come trattamenti di prima scelta sia in caso di acne infiammatoria che non infiammatoria, e anche nel caso di acne femminile in età adulta.
In termini di risposta al trattamento con Acido azelaico le ricerche riportano che è probabilmente meno efficace del Benzoyl Peroxide (in Europa lo si può trovare solo all’interno di farmaci), e riporta una differenza minima o nulla con l’uso con tretinoina o clindamicina (anche queste sostanze che si possono usare solo dietro prescrizione medica), non male direi.
Iperpigmantazioni e Melasma
Il melasma è caratterizzato da macchie iper pigmentate simmetriche ma con bordi irregolari, quando appare nelle donne in gravidanza viene chiamato cloasma. Queste macchie sono normalmente più visibili nelle zone più esposte al sole e si presentano più facilmente (ma non è detto) nelle persone con la carnagione scura (fototipi IV-VI).
L’Acido Azelaico è uno di quegli attivi utili per chi soffre di macchie e anche di melasma-cloasma perché inibisce la tisosinasi, che causa la pigmentazione della pelle e poi agisce anche in un altro modo sulle macchie, perchè dato che riesce anche a diminuire i radicali liberi, riesce anche a diminuire le macchie causate da quest’ultimi.
Pensate che una crema con il 20% di Acido Azelaico si è dimostrata efficace sulle macchie quanto una con il 4% di idrochinone (che si può usare solo dietro consiglio medico).
Per questo se state combattendo con le macchie, sappiate che l’Acido Azelaico può sicuramente fare per voi.
Azelaico e segni del tempo
L’Acido Azelaico va d’accordo con tutti i tipi di pelle. Come dicevamo prima anche con quelle sensibili, ma può essere utile sia per chi ha una pelle grassa e magari accompagnata dall’acne, o chi ha una pelle secca e soggetta ai segni del tempo.
E voi vi chiederete, ma come è possibile che una sostanza che si usa sulla pelle acneica, non faccia diventare ipersecca una pelle già di suo secca? Tra le donne che soffrono di melasma ci sono anche quelle mature, che normalmente hanno una pelle secca.
Una ricerca ha provato a studiare su un campione di donne dai 49 ai 71 anni come poteva variare la produzione di sebo con l’uso dell’Acido Azelaico e si è visto che la produzione di sebo è rimasta costante nella zona T (normalmente più oleosa) ed è aumentata nella zona U (guance e mento), normalmente più secca. Questo aumento si è notato tra l’ottava e la decima settimana di utilizzo.
Inoltre, i ricercatori hanno notato anche altri effetti secondari, oltre all’aumento della produzione di sebo nelle aree naturalmente meno ricche, anche la stimolazione dei fibroblasti, nel produrre maggiore elastina, collagene e glicosammionoglicani. Tutti fattori che portano la pelle a apparire più giovane. I ricercatori hanno infatti può ridurre i segni dell’invecchiamento cutaneo, regolando anche la produzione di
sebo nelle zone in cui si è ridotta considerevolmente
Quanto se usa
Nelle ricerche scientifiche si indica un uso compreso tra il 15% e il 20%. Sebbene negli USA i cosmetici non possano utilizzarne più del 10%, in Europa questa restrizione non c’è, ma nella maggioranza dei casi anche in Europa di solito si trovano formule al 10% o meno.
Dunque tutti i cosmetici che hanno una quantità di Acido Azelaico pari al 10% o inferiore lo contengono in una dose non funzionale secondo la scienza.
Meglio in un Gel o in una crema
Nel 2003 è stata condotta una ricerca per cercare di capire se fosse meglio utilizzare un gel o una crema con Acido Azelaico. Si è notato che un gel al 15% riesce a far penetrare nella pelle una quantità maggiore di Acido Azelaico rispetto a una crema (emulsione) al 20%. Quindi possiamo dire che con un gel si ottiene un prodotto più efficace sulla pelle con un’esposizione minore della pelle a questa sostanza. Il gel rende più biodisponibile l’Azelaico.
Pensate infatti che se sia un gel al 15% di acido Azelaico che una crema al 20% hanno provato la loro efficacia come trattamento mono-terapico in caso di rosacea papuolpustolsa, l’FDA ha però approvato per questa indicazione solo il gel al 15%.
Il gel poi non causa una aumento della TEWL (trans epidermal water loss), ovvero non disidrata la pelle e per questo risulta meglio tollerato sulla pelle, anche da quelle sensibili.
Nonostante la forma in gel sia senza dubbio la migliore, è praticamente impossibile da trovare nel mercato, per un motivo molto semplice e banale: l’Acido Azelaico non ne vuol proprio sapere di sciogliersi in acqua e questo diventa un problemone quando si tenta di fare un prodotto in gel.
Un gel è un prodotto formato da una sola parte acquosa, mentre le creme (emulsioni) sono composte da una parte acquosa e una grassa tenute insieme da degli emulsionanti.
Nel mercato si trovano prodotti all’Acido Azelaico che si auto-definiscono gel, ma in realtà riportano poi la presenza di una oli (trigliceridi, siliconi o simili), che fa ben dedurre che si è di fronte a un’emulsione più che a un gel, anche se magari spalmandosi il prodotto si avverte una texture fresca, che assomiglia a quella di un gel.
La differenza tra gel e emulsione è che i gel hanno solo una parte acquosa e non contengono oli/burri/grassi, mentre un’emulsione è composta da una fase acquosa e una oleosa emulsionate insieme da degli emulsionanti che trasformano il tutto in una vera e propria crema.
Può irritare?
Alcune persone possono avvertire pizzicore o bruciore dato dall’uso di Acido Azelaico. E qui probabilmente penserete che più facilmente questo possa succedere a chi ha una pelle sensibile.
E invece no.
Non è assolutamente detto che chi ha una pelle sensibile non lo possa utilizzare, anzi i test scientifici hanno mostrato che è ben tollerato da queste persone. E come è possibile? Perché la sensibilità all’Acido Azelaico pare essere una sensibilità diversa rispetto a quella delle pelli definite sensibili.
Ci sono appunto delle persone che pur non avendo una pelle sensibile, sono sensibili proprio all’Acido Azelaico. Avvertono un fastidio che di norma scompare dopo mezz’ora dall’applicazione e in genere accompagna i primi giorni di utilizzo. Questo può essere un problema, perché scoraggia il suo uso e se una persona smette di usarlo nei primi giorni, non potrà mai gioire delle sue potenzialità. Per questo può essere un’idea quella di cominciare a usarlo per gradi, in minori quantità e con minore frequenza all’inizio, e cercare formule ben bilanciate e che abbiano sviluppato delle strategie per renderlo più “sopportabile”.
Tra le varie, sembra proprio che le formulazioni in gel hanno riscontrato nelle ricerche scientifiche una tollerabilità maggiore rispetto alle creme (emulsioni).
Potassium Azeloyl Diglycinate, alias Azeloglicina o Azeclair
Dati i problemi che l’Acido Azelaico crea ai formulatori, non essendo solubile in acqua, anni fa è stato inventato un derivato il Potassium Azeloyl Diglycinate (conosciuto anche come Azeloglicina o Azeclair che più sotto chiamerò PAD) ottenuto facendo reagire il cloruro di Acido Azelaico con due molecole di glicina e una molecola di idrossido di potassio.
Ovviamente è meglio tollerato dell’Acido Azelaico (anche perché è Acido Azealico solo per ¼) e la glicina presente risulta anche idratante. I test a nostra disposizione su questo ingrediente sono pochi e nessuno di questo lo confronta direttamente con l’Acido Azelaico. In un test il 5% di PAD è stato confrontato con l’1% di idrossipropil chitosano (nome INCI: Hydroxypropyl Chitosan, HPCH), oppure è stato confrontato il 5% di PAD e l’1% di HPCH con il 15% di Azelaico, dicendo che il loro effetto anti-infiammatorio è sovrapponibile. Sì, ma mi chiedo io perché nessuno lo ha mai confrontato da solo con l’Acido Azelaico?
E poi, a meno che qualcuno mi dica che la molecola del PAD possa penetrare maggiormente nella pelle, noi sappiamo che una molecola di PAD è composta solo per il 25% di Acido Azelaico. Dunque secondo un mio ragionamento, per avere ammettiamo il 15% di Azelaico in una formula dovrei dosare il PAD al 60%, alquanto improbabile, anche perché il PAD nei cosmetici viene dosato a quantità molto più basse di quelle utilizzate per l’Acido Azelaico.
Ad ogni modo le ricerche sul PAD a nostra disposizione sono ancora poche e per questo, nonostante qualcuno provi a definirlo come la nuova alternativa all’Azelaico bisognerà in realtà aspettare che la scienza possa pronunciarsi in merito.
Bibliografia
- CIR Expert Panel Meeting (2010) Sebacic Acid/Dicarboxylic Acids, Pink Book 3.
- Searle T, Ali FR, Al-Niaimi F (2020) The versatility of azelaic acid in dermatology. J Dermatolog Treat, doi:10.1080/09546634.2020.1800579
- Nguyen QH, Bui TP (1995) Azelaic acid: pharmacokinetic and pharmacodynamic properties
and its therapeutic role in hyperpigmentary disorders and acne. Int J Dermatol 34(2):75-84,
doi:10.1111/j.1365-4362.1995.tb03583.x.
- Nguyen QH, Bui TP (1995) Azelaic acid: pharmacokineticand pharmacodynamic properties and its
therapeutic role in hyperpigmentary disorders and acne. Int J Dermatol 34(2):75-84
- Malik DS, Kaur G (2018) A Validated Stability-indicating RP-HPLC Method for Analysis of Azelaic Acid in
Pharmaceuticals. Indian J Pharm Sci 80(3):503-509
- Köckritz A, Martin A (2011) Synthesis of azelaic acid from vegetable oil-based feedstocks.
Eur J Lipid Sci Tech 113(1):83-91
- Benessere V, Cucciolito ME, De Santis A et al (2015) Sustainable Process for Production of Azelaic Acid
Through Oxidative Cleavage of Oleic Acid. JAOCS 92(11-12):1701-1707
- PubChem National Center for Biotechnology Information (2021) PubChem Compound Summary for CID
2266, Azelaic acid, https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/ compound/Azelaic-acid
- Gupta A, Gover MD (2007) Azelaic acid (15% gel) in the treatment of acne rosacea.
Int J Dermatol 46(5):533-538
- Cosing, Azelaic acid, https://ec.europa.eu/growth/ tools databases/cosing/index.cfm?fuseaction=search. details_v2&id=74538
- ECHA, Azelaic acid, https://poisoncentres.echa.europa.eu/et/web/guest/substance-information/-/
substanceinfo/100.004.246
- Bagatin E, de Freitas THP, Rivitti-Machado MC et al (2019) Adult female acne: a guide to clinical practice.An Bras Dermatol 94(1):62-75
- Liu H, Yu H, Xia J et al (2020) Topical azelaic acid,salicylic acid, nicotinamide, sulphur, zinc and fruit acid
(alpha-hydroxy acid) for acne. Cochrane Database Syst Rev 5(5): CD011368
- Fitton A, Goa KL (1991) Azelaic acid. A review of its pharmacological properties and therapeutic efficacy in acne and hyperpigmentary skin disorders. Drugs 41(5):780-798
- Faghihi G, Taheri A, Shahmoradi Z et al (2017) Solution of Azelaic Acid (20%), Resorcinol (10%) and Phytic Acid (6%) Versus Glycolic Acid (50%) Peeling Agent in the Treatment of Female Patients with Facial Melasma. Adv Biomed Res, doi:10.4103/2277-9175.200784
- Wójcik A, Kubiak M, Rotsztejn H (2013) Influence of azelaic and mandelic acid peels on sebum secretion in ageing women. Postepy Dermatol Alergol 30(3):140-145
- Aytekin M, Gursoy RN, Ide S et al (2013) Formulation and characterization of liquid crystal systems containing azelaic acid for topical delivery. Drug Dev Ind Pharm 39(2):228-239
- Veraldi S, Raia DD, Schianchi R et al (2014) Treatment of symptoms of erythemato-telangiectatic rosacea with topical potassium azeloyl diglycinate and hydroxypropyl chitosan: Results of a sponsor-free,multicenter, open study. J Dermatol Treat 26(2):191-192
- Rigano L, Cucchiara M (2003) Azeloyl-Glycine: A new active in skin disequilibrium. J Appl Cosmetol 21(4):177-188
- Berardesca E, Iorizzo M, Abril E et al (2012) Clinical and instrumental assessment of the effects of a new product based on hydroxypropyl chitosan and potassium azeloyl diglycinate in the management of rosacea
0 commenti