Appena si parla di rinnovamento cellulare ecco che viene subito tirato in ballo lui: il mitico Acido Glicolico.
E’ senza dubbio l’acido esfoliante AHA (alfa-idrossiacido) più conosciuto, ma perchè è così famoso?
Senza dubbio perchè è stato il primo ad essere studiato e utilizzato. In più tra tutti gli alfa-idrossiacidi è quello più piccolo e ciò fa sì che possa penetrare maggiormente e più facilmente nella pelle. Questo lo rende da un lato più efficace ma anche più irritante rispetto ad altri AHA. Viene definito (insieme agli altri AHA) un acido della frutta e infatti lo si trova quindi nell’uva acerba, nella barbabietola, nella canna da zucchero, nel melone e nell’ananas, ma anche dagli zuccheri del latte.
Molto spesso nelle creme è sintetizzato in laboratorio, perchè è più economico e permette di ottenere più facilmente un prodotto puro.
Glicolico e sole
E’ vero che l’acido glicolico è il più efficace tra gli AHA ma rende anche la pelle più fotosensibile, per questo è bene sospendere il suo uso almeno una settimana prima di esporsi al sole (magari prima di una vacanza). Ed è fondamentale utilizzare una buona protezione solare in tutto il periodo in cui si usa questo potente acido esfoliante, oltre che per evitare arrossamenti anche per non vanificare i benefici effetti di questo acido sulla nostra pelle.
Attività dell’Acido Glicolico
Lo so che queste sono le informazioni che vi interessano di più per cui vado dritta al sodo.
L’acido glicolico riduce le rughe e le macchie e rende la pelle più liscia, inoltre migliora anche altri danni cutanei. Se da un lato rende più sottile lo strato più superficiale della pelle (lo strato corneo), rendendo la pelle più luminosa e liscia, dall’altra la ispessisce in generale, in particolare rendendo il derma (lo strato più profondo) più spesso grazie al fatto che stimola la produzione di nuovo collagene e acido ialuronico.
Agendo da antiossidante nei confronti dei danni solari inoltre riesce anche a proteggere dalle infiammazioni.
Viene utilizzato ampiamente anche dai dermatologi, che lo utilizzano in peeling con percentuali più elevate e pH più bassi rispetto a quelli che si trovano nei cosmetici (dato che possono portare più facilmente a ustioni chimiche). I dermatologi lo usano per trattare l’acne e i segni dell’invecchiamento cutaneo come le rughe e le macchie.
Chi può beneficiare dall’uso dell’Acido Glicolico
Chi soffre di acne, iperpigmentazione (melasma, lentigo…), danni attinici (cheratosi attiniche), danni solari (ipercheratosi, rughe…). Le donne in gravidanza che vedono comparire l’acne sul loro volto possono utilizzare prodotti con acido glicolico (i retinoidi in gravidanza sono controindicati , ma non gli AHA e quindi neanche il glicolico). Certo, la pelle in questo particolare momento di una donna può risultare più irritabile, ma se tollerato, non ci sono controindicazioni nell’uso di questo acido.
Acido Glicolico e percentuali d’uso
La concentrazione e il pH contano tantissimo nell’attività dell’acido glicolico ma questo vale anche per gli altri AHA. Maggiori saranno le concentrazione e minore sarà il pH e più agirà come esfoliante, minore sarà la concentrazione e maggiore sarà il pH più agirà come idratante.
Capito questo vi riporto un po’ quello che ho trovato in letteratura (dove raramente parlano di pH ma sicuramente sarà abbastanza basso in modo da rendere efficace l’acido glicolico).
Al 2- 5% agisce rompendo i legami tra le cellule più superficiali della nostra pelle, promuovendo una corretta esfoliazione.
Ma è a concentrazioni maggiori che si aggiungono altri vantaggi:
- Al 5-10% agisce sull’acne lieve o moderata.
- All’8% agisce moderatamente sui danni correlati al fotodanneggiamento.
- Al 10% in una crema è utile in caso di ittiosi, ma anche nel caso di cheratosi attiniche (riduce il danno attinico se utilizzato nel lungo periodo).
- Al 10-15% è perfetto per il trattamento delle rughe e delle linee sottili
- Al 10-20% in creme usate uno o due volte al giorno, agisce sui danni attinici (ovvero causati dal sole) o sul melasma
- Al 10% insieme all’acido fitico al 2% agisce su iperpigmentazione e luminosità
Ovviamente il miglior approccio, ovvero quello che garantisce migliori risultati, è quello di combinare cicli di peeling eseguiti da un dermatologo con l’uso di AHA al 10/15% a casa.
Utilizzare però regolarmente l’acido glicolico nella propria routine può comunque portare a grandi benefici, anche senza per forza sottoporsi a peeling medici.
Nella letteratura scientifica si legge che viene utilizzato in trattamenti medici in concentrazioni tra il 20% e il 70% con pH molto bassi (sotto il 2). Di norma si fanno 8 peeling a 2-4 settimane di distanza (sarà poi il vostro medico a decidere cosa sia meglio nel vostro caso). Tra un trattamento e l’altro è possibile utilizzare prodotti cosmetici con glicolico al 10%-15% o altri AHA avendo cura di aspettare 24 ore dal peeling. Nelle prime 24 ore è bene utilizzare solo prodotti idratanti e in grado di ripristinare la barriera e una buona protezione solare. Pubblicherò a breve un articolo in cui vi spiegherò come organizzare una routine che preveda anche peeling medici (ma non necessariamente).
E se si esagera?
Il suo uso eccessivo può portare a rossori, gonfiori e pigmentazione della pelle. Sì, avete capito bene, se da un lato l’uso corretto dell’acido glicolico aiuta a ridurre le macchie un suo uso sconsiderato può causarne di nuove.
Le pelli molto scure, con fototipo elevato e che tendono a macchiarsi facilmente è meglio che preferiscano acidi più delicati come il Mandelico, che non ha per fortuna questa controindicazione.
Conclusione
Spero che vi abbia incuriosito all’uso del re degli AHA. Una chicca da non far mancare nella propria Skincare
Bibliografia:
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Gli acidi sono sostanze da trattare con attenzione, perché dosaggi errati possono creare effetti molto spiacevoli. E l’acido glicolico è un acido bello potente. Per cui leggete sempre le indicazioni di utilizzo del prodotto che avete acquistato e seguitele religiosamente
- Sotto il 10% l’acido glicolico ha un’azione idratante. Di solito queste concentrazioni sono tipiche delle creme.
- Tra il 10 e il 15% si hanno prodotti con attività schiarente ed esfoliante. Di solito sono sieri o gel
- Sopra questa percentuale invece conviene rivolgersi a un’estetista o a un medico. Loro utilizzano dei preparati con percentuali che normalmente vanno dal 30% all’70% di acido glicolico.
PH e acido glicolico
Ogni concentrazione di acido glicolico ha bisogno del suo PH.
Sotto il 10 % di acido glicolico le creme hanno dei PH più simili a quelli della nostra pelle. A bassi dosaggi di acido glicolico quindi le creme non hanno bisogno di riportare il PH della pelle a valori normali.
Tra il 10 e il 15% di acido glicolico il PH dei prodotti si abbassa e sta di norma attorno al 4. Un PH acido per la nostra pelle. In questo caso bisogna rinormalizzare il PH della pelle con una crema da utilizzare dopo aver fatto agire il prodotto con l’acido.
Se cercate l’effetto schiarente, levigante e illuminante tipico dell’acido glicolico meglio cercare un prodotto diverso dalla crema, e comunque un prodotto con percentuali di acido più alte. In modo da poter avere un siero o un gel più concentrato e con un PH più basso, che possa far agire bene le proprietà dell’acido.
Quando invece si fa un trattamento all’acido glicolico sotto il controllo di mani esperte, le percentuali di principio attivo cambiano, e il PH diventa ancora più basso. In alcuni casi, infatti, subito dopo l’applicazione dell’acido si neutralizza il suo effetto con una soluzione basica (ad esempio fatta con bicarbonato di sodio). Poi si sciacqua tutto bene, per togliere ogni possibile residuo. Alla fine si applica una crema emolliente con PH dermocompatibile.
Sole e Acido glicolico
L’acido glicolico è un acido potente. Toglie gli strati più superficiali della pelle, rendendola più indifesa. E’ sempre meglio usarlo in inverno, quando si prende meno sole. Quantomeno ci si deve necessariamente proteggere con una buona dose di protezione solare. Ci si scotta più in fretta e si promuove la formazione di rughe.
Un’alternativa potrebbe essere un prodotto a base di acido mandelico. Più costoso, ma non fotosensibilizzante e quindi utilizzabile anche prima di un viaggio alle Maldive (Si, però quando arrivate alle Maldive la crema solare mettetela lo stesso!).
conclusioni
Ultimo consiglio: In medium stat virtus: ovvero. L’acido glicolico è uno di quegli attivi di cui non abusare. Può essere sensibilizzante e comunque peeling ripetuti possono stressare troppo la pelle. Per cui se volete utilizzare tutti i giorni un prodotto con dosi di acido glicolico fino al 10% non c’è problema. Per il resto è sempre meglio farsi consigliare da qualcuno di esperto e comunque non abusarne. Ascoltate chi ne sa più di voi e soprattutto ascoltate la vostra pelle.
CREDITS:
immagini: AHA: flikr | Tutte le Gif: giphy.com |
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