L’Aloe sembra davvero la panacea a tutti i mali. Ma qual è il pensiero della scienza al riguardo?
Cominciamo con il dire che L’Aloe Vera contiene principalmente al suo interno dei polisaccaridi, degli steroli e delle glicoproteine.
Questo la rende un ottimo ingrediente idratante e in grado di calmare la pelle perché riesce grazie alla sua forma “gel” a trattenere questa idratazione sulla pelle. Normalmente infatti, le pelli arrossate e irritate sono anche disidratate.
Dall’Aloe si posso ottenere due sostanze liquide, una giallastra, amara, ricca di antrachinoni, che si trova proprio sotto la “buccia” della foglia. Questa sostanze per secoli è stata usata come purga.
L’altra è trasparente, chiara, sta nel “cuore della foglia”, ed è quella che la maggior parte di noi conosce e che vanta proprietà principalmente idratanti.
E’ possibile preparare dall’Aloe anche un’altro liquido, ottenuto dalla macerazione della foglia per intero.
Questi tre tipi di liquidi possono essere chiamati indistintamente “Aloe Juice“, succo d’Aloe, e questo ha creato molti casi di ambiguità nella letteratura (scientifica e non).
Con il termine “Aloe juice” si dovrebbe, secondo lo IARC (International Agency for Research on Cancer), intendere solo il gel trasparente, quello che sta al centro delle foglie, ma ancora la definizione è ambigua.
L’ALOE NELL’ANTICHITÀ
L’Aloe è una pianta conosciuta ed utilizzata fin dall’antichità.
Gli autori dell’Antica Roma la dipingevano come il cicatrizzante d’elezione. Asciuga, diminuisce le infiammazioni e disperde gli addensanti umorali, ecco cosa si legge nei testi dell’epoca.
In particolare: i suoi tannini asciugano, le sue mucillagini leniscono le infiammazioni, invece altre sostanze tra cui le cumarine hanno funzione dissolvente.
Le piante che contengono Cumarine, come ad esempio l’Aloe hanno un’azione cicatrizzante.
Dioscoride addirittura riscontrava un’azione “rassodante”, infatti gli Antichi Romani quando parlavano nei loro testi di azioni astringenti, intendevano anche una funzione di tonificazione dei tessuti.
Se siete affascinati dalla Cosmesi vista con gli occhi degli Antichi, vi consiglio questo libro: Antica Cosmesi Mediterranea di Luigi Giannelli, di cui ho già parlato e da cui ho preso queste informazioni sull’Antica Roma e l’Aloe.
Cosa si usa in cosmetica
In cosmetica nella maggioranza dei casi si utilizza un liofilizzato del gel trasparente di questa pianta, che viene poi reidratato nel momento di produrre il cosmetico. Per cui normalmente quando leggete: Aloe Bardenisis Leaf juice, si intende un liofilizzato d’Aloe reidratato.
Tutti gli estratti di aloe usati in cosmetica devono essere sostanzialmente privi di antrachinoni (delle sostanze naturalmente presenti nella pianta dell’Aloe, ma moltopiù presenti nel succo giallastro) per via della loro tossicità.
Sì, ho proprio detto tossicità.
L’Aloe è cancerogeno?
Si stanno facendo delle investigazioni per capire se l’Aloe possa essere cancerogena o meno (assunta per bocca o attraverso un cosmetico), appunto per la presenza di antrachinoni.
Al momento lo IARC dice che: non ci sono evidenze adeguate della cancerogenicità dell’Aloe Vera. Ci sono però sufficienti evidenze con sperimentazioni su animali della cancerogenicità dell’estratto di Aloe che deriva dalla foglia intera di Aloe. Per cui la valutazione dell’estratto della foglia intera di Aloe è che può essere che sia cancerogeno nell’uomo (cancerogeno di tipo 2B)
Non ci sono dati certi e comunque sembra che la presenza a bassi dosi di questa sostanza non rappresenti un problema per la salute. E per fortuna infatti quasi nessuno se ne preoccupa. Ricordate: è la dose che fa il veleno.
Vero è che sostanze tossiche, sono presenti in piccole percentuali anche in altri ingredienti meno naturali (come il diossano nei PEG) e lì hanno scatenato l’opinione pubblica.
In questo caso, dato che l’Aloe è Naturale, il can can mediatico ci si è soffermato meno. Vero è che sono entrambi sicuri, anche se contengono tracce di sostanze potenzialmente pericolose.
Nei cosmetici l’antrachinone è sotto le 50 PPM (parti per milione) -Committee of Experts on Cosmetic Products, 2008-, ma nel 2007 è stato richiesto un livello massimo di questa sostanza (Cosmetic Ingredient Review Expert Panel, 2007).
Per cui, non c’è da preoccuparsi, ma meglio regolamentare la questione.
le proprietà dell’aloe
Nonostante sia senza dubbio un buon ingrediente, le sue proprietà vengono tendenzialmente sovrastimate dal mondo della cosmetica. Mancano infatti delle ricerche ben fatte a supporto dei claim abbastanza mirabolanti che le vengono di solito associati.
Sia ben chiaro, questa è una pianta che personalmente adoro (anche perché ne ho molte a casa in vaso ed essendo una pianta grassa è una delle poche riescono a sopravvivere con me).
Sappiamo tutti quanto l’opinione comune sul potere cicatrizzante dell’Aloe sia forte. Ci sono altre sostanze meno conosciute dai consumatori (forse perché il marketing ci si è soffermato meno) come l’allantoina, in grado di aiutare la pelle nella cicatrizzazione. Hanno delle ricerche scientifiche a supporto molto forti, ma chissà perché l’aloe è forse la prima che viene in mente nella testa di tutti.
Quindi la domanda ora è: l’Aloe avrà davvero il potere cicatrizzante che tutti credono?
COCHRANE: Aloe e potere cicatrizzante
Quella di cui vi parlo è una revisione sistematica della letteratura scientifica. Un’Analisi Cochrane del 2012.
Ovvero si arriva a un punto e qualcuno si prende la briga di mettere insieme tutte le ricerche scientifiche fatte e le mette insieme per creare una revisione del pensiero scientifico a riguardo.
In questo caso si voleva fare il punto sul pensiero della scienza sull’utilizzo di bende e gel a base di Aloe Vera su ferite acute, come ad esempio ustioni, incisioni chirurgiche, ferite infette…
Morale della favola
Si nota un netto contrasto tra i risultati delle ricerche scientifiche e i risultati ottenuti attraverso questa revisione della letteratura.
La conclusione degli autori di questa revisione è stata: che al momento c’è un’assenza di evidenze di alta qualità a supporto dell’uso dell’Aloe come trattamento per le ferite acute o croniche.
Per ora dunque la scienza non è stata in grado di riscontrare le proprietà cicatrizzanti dell’Aloe.
N.B. Se volete leggervi cosa dicevano i test che hanno preso in considerazione, eccovi un riassunto sotto questa foto, altrimenti saltate al prossimo paragrafo: non voglio perdervi sul più bello.
Hanno messo insieme 7 studi e un totale di 347 persone studiate. Si voleva capire, attraverso misurazioni oggettive, come cambiava il processo di guarigione con l’uso dell’Aloe.
Bene, secondo una ricerca il gel d’Aloe non velocizza la guarigione di ustioni rispetto all’utilizzo di sulfadiazina d’argento (argento colloidale), questo vuol dire che qualcosa fa, Anche se riguardo all’argento ci sarebbe da dire, che sì, funziona ma ancora non hanno capito se e come possa rimanere nel nostro corpo e se questo possa essere un problema (questo è un argomento complesso che prima o poi tratteremo, ma nel frattempo però non allarmatevi).
Invece è stata registrata una diminuzione del tempo di guarigione quando è stata trattata una emorroidectomia con Aloe Vera. Nonostante questo non si sono riscontrate differenze nella guarigione finale. Persone con piaghe da decubito invece non hanno ottenuto benefici utilizzando Aloe Vera, però su ferite di tipo chirurgico si è riscontrato un miglioramento nel tempo di guarigione.
Cosa fa quindi, davvero, l’aloe
Quel che è certo che qualcosa sulla pelle lo fa. Il gel che si ricava dalle sue foglie, ricco di polisaccaridi, è idratante, aiuta la pelle a ristabilirsi e dona anche un effetto rinfrescante molto piacevole. Per questo rimane comunque adatta a prodotti doposole, in quelli per le pelli arrossate o contro le irritazioni in genere. Ma questo effetto è dovuto principalmente al suo potere idratante.
In una Review del 2009 hanno scritto: “Sebbene l’utilizzo dell’aloe vera abbia dato alcuni risultati promettenti in diverse condizioni di interesse dermatologico, l’efficacia clinica della sua somministrazione per via orale e per via topica non è ancora stata esplorata in modo sufficiente e meticoloso“.
Aloe e Protezione solare
Nella stessa Review del 2009, si è detto che “l’applicazione topica dell’Aloe Vera non è efficace per prevenire i danni da radiazioni solari e non ha effetto protettivo nei confronti delle ustioni solari”.
Da dove nasce questa convinzione?
Gli antrachinoni posso assorbire i raggi ultravioletti, e per questo potrebbe assorbirli anche se inserito in un cosmetico, ma normalmente nei prodotti cosmetici viene utilizzato il gel trasparente derivato della foglie, che ne contiene pochissimi (la maggior parte di queste sostanze è contenuto nel gel giallo, quello che fa da lassativo per intenderci, effetto che ha tra l’altro proprio per la presenza di questa particolare sostanza).
pRESENZA E PERCENTUALI: COME LEGGERLE
Alcuni pubblicizzano il fatto che usino l’aloe al posto dell’acqua.
Un momento, l’Aloe è una pianta grassa e il suo succo è composto per il 99% / 99,5% di acqua.
Il restante 0,5% / 1% è composto da oltre 200 sostanze potenzialmente attive, come minerali, vitamine, enzimi, polisaccaridi complessi, acidi organici e composti fenolici.
Un conto è usare degli attivi, magari in polvere (come ad esempio l’allantoina allo 0,3%, 0,4%), un conto è dire che il prodotto Tal dei Tali contiene il 70% di gel d’aloe.
Non fatevi fregare: alcune sostanze sono già super attive allo zero virgola %. E altre invece sono già molto “acquose” come l‘Aloe Bardensis Leaf Juice, ma anche la Bava di Lumaca, che per natura sono composti principalmente da acqua. Quindi, rapportate sempre tutto.
Il mondo non è mai tutto bianco o tutto nero, per carità, capite però quando vi dicono qualcosa come dovete leggerla.
dunque
L’Aloe è davvero un ottimo idratante, attività che svolge grazie al suo forte potere umettante.
Secondo il Committee of Experts on Cosmetic Products del 2008, L’Aloe Vera a volte viene utilizzata nella cosmetica più per ragioni di marketing (perchè di sicuro regala un tocco naturale nei prodotti che la contengono), più che per gli effettivi effetti (scusate il gioco di parole) che può portare nel cosmetico, dato che spesso viene inserita in percentuali molto basse. (fonte)
Infatti in uno studio sull’idratazione di una singola applicazione di un cosmetico contenente più dello 0,25% di estratto secco di Aloe Vera (gel fatto a 200:1) ha portato un effettivo miglioramento nell’idratazione della pelle. (fonte)
Però nella maggioranza dei cosmetici si usa in percentuali che vanno dallo 0,1% al 20% di succo. L’Autorità Regolatoria Tedesca ha proposto che i cosmetici contenenti Aloe, potessero reclamizzare la presenza di questo ingrediente solo se lo contengono sopra il 5% (fonte), Chissà se verrà ascoltata.
Conclusioni
L’Aloe può venire in soccorso in tutti quei casi di irritazione cutanea che possono capitare per i motivi più strani. E donare quel sollievo che stavamo cercando, grazie al suo petere idratante.
Scegliete un prodotto che contenga l’Aloe ogni volta che avete bisogno del suo aiuto. L’aloe è dopo tutto una pianta davvero meravigliosa e tra le varie cose mi piace davvero un sacco ammirarla nel mio giardino.
Cosmeticamente è certamente utile, ma credo che anche questa volta le sirene del marketing abbiano un po’ esagerato a decantarne l’efficacia.
Questo non vuol dire che in un cosmetico sia inutile, anzi, aiuta la pelle a mantenersi idratata e questo è utile sia in caso di pelle arrossata che irritata. Però è il caso di ridimensionare molto di quello che ci viene raccontato in merito. Perché molto spesso non trova ancora riscontro nel consenso scientifico.
Magari un giorno la scienza porterà a suo vantaggio nuove ricerche che ne amplieranno lo spettro di efficacia. Per ora però questo è quanto abbiamo in nostro possesso.
Triste verità, ma verità.
Bibliografia:
“Aloe vera nel trattamento di ferite acute e croniche”Dat AD, Poon F, Pham KB, Doust J. Faculty of Health Sciences and Medicine, Bond University, Gold Coast, Australia.Cochrane Database Syst Rev. 2012 Feb 15;2:CD008762.
Aloe vera in dermatologia: una breve review, Feily A. 1, Namazi M. R , Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2009 February;144(1):85-91
Moisturizing effect of cosmetic formulations containing Aloe vera extract in different concentrations assessed by skin bioengineering techniques. Susi Elaine Dal’Belo, Lorena Rigo Gaspar, Patrícia Maria Berardo Gonçalves Maia Campos First published:05 October 2006
Some Drugs and Herbal Products – IARC Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans Volume 108, 2016
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