Ok, quest’anno avete deciso che volete darci dentro con gli acidi esfolianti, e fate bene. L’esfoliazione è un tassello molto importante e utile nella propria routine. Non è fondamentale (gli step fondamentali, ve lo ricordo, sono detersione, idratazione e protezione solare) e per alcune pelli può essere anche non necessario o utile, ma c’è da dire che l’esfoliazione può portare davvero tantissimi benefici alla vostra pelle.
In questo articolo vi illustro come organizzare la vostra routine con gli esfolianti.
Skin Cycling
Facciamo prima una premessa e parliamo prima di Skin Cycling. Secondo questa tecnica che da un po’ spopola sui social si dovrebbe utilizzare: un giorno un esfoliante, il giorno dopo un prodotto con retinoidi e poi il terzo giorno fare una pausa, prima di ricominciare nuovamente con l’esfoliante. Sicuramente può essere una buona idea. E questo sistema ci aiuta a non strafare. Il rischio di over-esfoliare con gli esfolianti è sempre dietro l’angolo, e questo non è un bene per la pelle, che avrà poi bisogno di ristabilire la propria barriera cutanea.
Ma, dato che io utilizzo come mia fonte non i trend che si vedono sui social ( in questo caso il trend dello Skin Cycling ha comunque un senso e se vi va di seguirlo, fate pure che non sbagliate), oggi vi provo a raccontare cosa ho trovato tra la letteratura scientifica.
Come organizzare la tua Routine con AHA
Le indicazioni che riporto sono spiegate nell’articolo: α-Hydroxy acid-based cosmetic procedures: Guidelines for patient management. Pubblicata nel 2000 nella rivista: American journal of clinical dermatology
Mi limito a raccontarvele (ogni tanto aggiungo del mio, ma vi dico quando), tenete conto che ogni caso è diverso e dovete valutare con il vostro medico il percorso più utile per voi e la vostra pelle.
Prendete dunque queste come indicazioni generali.
Ecco come vengono indicate le procedure per integrare l’uso di AHA con peeling effettuati presso gli studi dei medici estetici o dermatologi e l’uso di esfolianti da usare a casa (attraverso l’uso di cosmetici).
Ovviamente non è necessario fare i peeling dal dermatologo, valutate le necessità della vostra pelle e la vostra volontà di sottoporvi a peeling certamente più impegnativi rispetto a quelli che si possono effettuare a casa con l’uso di cosmetici. Se doveste voler utilizzare solo prodotti cosmetici, seguite le indicazioni e semplicemente saltate i trattamenti eseguiti dal medico.
Siete pronti? Bene, partiamo.
A casa si può utilizzare un detergente con AHA, una crema o una lozione con AHA e una protezione solare alta o molto alta da riapplicare ogni due ore se si sta all’aperto o vicino a una finestra. Si può cominciare con questa routine 3-4 settimane prima di sottoporsi al peeling medico. Sebbene i prodotti con acido glicolico siano disponibili in molte forme (tonici, detergenti, creme e lozioni), c’è da tenere a mente che il glicolico secca abbastanza la pelle. Per questo può essere una buona idea utilizzare una crema con acido glicolico che da una parte ne aumenta la penetrazione e dall’altra riesce a ridurre i problemi collegati all’uso dell’acido glicolico.
Vi aggiungo una cosa: no, non è obbligatorio usare sia il detergente che la crema/lozione con AHA. Questo potrebbe essere troppo per la vostra pelle, almeno all’inizio. Potete scegliere di utilizzare uno solo di questi prodotti. Il detergente, venendo sciacquato avrà un’azione decisamente più blanda della crema/lozione che invece non viene sciacquata.
E’ possibile cominciare con una crema con concentrazioni minori di acido glicolico per poi salire (nella ricerca dicono partire con un 15% per poi salire a un 20%, ma io vi consiglio caldamente di partire con un 10% che a esagerare con l’acido glicolico si fa in fretta). Con il tempo la pelle si abitua, è un po’ come se costruisse la sua tollerabilità a questa molecola.
Anche per quanto riguarda la frequenza vi consiglio di andare per gradi. Nella ricerca si dice di partire da una volta al giorno per per poi passare a due volte al giorno se tollerato. Io invece vi dico di andarci ancora più piano: prima un giorno sì e due no, poi uno sì e uno no e solo dopo un uso quotidiano).
La cosa importante è andare per gradi, ascoltare la propria pelle e se serve rallentare o fermarsi nel momento in cui capiamo che sarebbe troppo andare avanti. Il rischio è quello di over-esfoliare e compromettere la barriera cutanea. E questo non è certo un bene, anzi.
Anzi e questo lo aggiungo io, vi direi di cominciare a utilizzare una crema barriera, con attivi che aiutano il ripristino della barriera cutanea, almeno due settimane prima di partire con il vostro/vostri prodotti con AHA. Vi consiglio poi di continuare a utilizzarla fin tanto che utilizzate i prodotti con AHA. In questo modo ridurrete il rischio di irritazioni.
Chi soffre di melasma, discromie, iperpigmentazioni date da acne, danni solari, rosacea o hanno una pelle scura (fototipi 3 o 4) possono inserire prodotti con attivi depigmentanti nella propria routine per massimizzare l’effetto generale del trattamento.
E i prodotti a risciacquo?
I prodotti a risciacquo
Lo so che ve lo state chiedendo: nel mercato la stragrande maggioranza dei prodotti con esfolianti, specie se hanno percentuali elevate, sono a risciacquo (e non parliamo ovviamente di detergenti, ma di maschere, dalla forma cosmetica simile a gel o creme).
Perchè io non ne ho parlato fino ad ora?
La risposta è semplice, in letteratura non si trovano ricerche condotte con prodotti con AHA a risciacquo se non nel caso di peeling utilizzati da medici. Dunque, se le ricerche scientifiche hanno sempre condotto studi legati all’uso di prodotti “domiciliari” (e quindi cosmetici) non a risciacquo ci sarà un motivo. E quindi anche le attività riconosciute a questi prodotti fanno sempre riferimento a prodotti che non vengono risciacquati dopo l’applicazione.
D’altra parte mettere sul mercato un prodotto con AHA a risciacquo mette al riparo le aziende cosmetiche da eventuali irritazioni e rossori che il proprio prodotto potrebbe causare. Anche perché l’ustione chimica con gli AHA è sempre dietro l’angolo e non è facile per un formulatore trovare un modo per rendere “sopportabile” gli AHA non a risciacquo.
Io di mio non sono interessata a studiare formule di prodotti con AHA che non siano a risciacquo (tranne ovviamente nel caso di detergenti) e quindi mi sono adoperata per trovare strategie per rendere confortevole l’uso di AHA in prodotti non a risciacquo anche anche se contenuti in buone percentuali.
Conclusione
Spero di avervi fornito tutte le informazioni utili per potervi approcciare al meglio agli AHA, per raccoglierne ogni beneficio minimizzando il rischio di over-esfoliazioni.
Mi raccomando, seguite sempre le indicazioni di chi ha messo in commercio quello specifico prodotto esfoliante che volete utilizzare, non strafate mai e ascoltate la vostra pelle.
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