Dovete sapere che una volta le creme, o emulsioni, come vengono chiamate dai tecnici di settore, non esistevano. Al loro posto le alternative erano due: o si usavano dei preparati a base di acqua (idroliti) o dei preparati a base di grassi (unguenti, oleoliti).
Perché? Semplice: perché olio e acqua non si amano. Se proviamo a metterli in un bicchiere, l’olio più leggero galleggerà sopra l’acqua. Se proviamo a mischiarli vi daranno l’illusione di diventare amici, ma dopo poco si separeranno di nuovo, anche se vi siete messi ad agitarli come dei pazzi.
Ognuno ha i suoi amori e le sue preferenze. Tra tutti i cosmetici, le creme, sono per me i più affascinanti.
Il perché ve lo spiego ora. Come sappiamo la nostra pelle ha un sottile film idrolipidico che la ricopre, che, come suggerisce la parola stessa che composta da una parte acquosa e una grassa. Questo film è una speciale protezione che aiuta la pelle a mantenersi sana e bella.
Una crema o un latte altro non è che un’emulsione, che contiene acqua e grassi insieme. Esattamente come il nostro film idrolipidico. Un’emulsione è un po’ come una maionese e, come una maionese, può venire a puntino o può impazzire. Si crea quando si trova un modo per convincere l’acqua e i grassi a stare insieme fino a che diventano amici e non si separano più. E si sa, l’unione fa la forza. Un mix di acqua e grassi è quello che più può aiutare la pelle a mantenere il giusto mix idrolipidico sulla sua superficie.
Abbiamo detto che una volta le creme (emulsioni) non esistevano. Quando è cambiato tutto?
Galeno
C’è un momento fondamentale nella storia della cosmetica, questo momento è stato scritto da Galeno.
Galeno era un medico greco. L’arte di preparare i farmaci da parte del farmacista (cosa che alcune farmacie galeniche fanno ancora) si chiama proprio Galenica, indovinate un po’ perché?
Galeno era un uomo davvero eclettico tra i suoi interessi non c’era solo la medicina: c’era l’agricoltura, l’architettura, l’astronomia, l’astrologia e la filosofia. E la cosmesi? Si c’era anche la cosmesi. Ma ai suoi tempi i medici erano anche farmacisti e cosmetologi.
Merito di Galeno è anche quello di aver inventato la prima crema della storia.
Vi avevo già detto che io adoro Galeno? Ora capirete perché è uno dei miei miti.
Ha trovato un modo per far fare amicizia all’olio e all’acqua. E come ha fatto? Ha mischiato dell’acqua di rose con olio d’oliva e cera d’api. Questo mix ha creato una crema che non si divideva come una maionese impazzita. Come ha fatto ad unire indissolubilmente olio e acqua? Aggiungendo un legante, quello che si dice in termini tecnici: un emulsionante, che in questo caso era l’alta percentuale di cera d’api.
Gli inglesi chiamarono poi questa speciale crema primordiale come cold-cream.
Cold-cream
Ancora oggi esistono molte cold-cream in commercio. Sono fatte seguendo la vecchia ricetta di Galeno, rispettandone le percentuali (anche se magari utilizzano ingredienti diversi dall’acqua di rose e dall’olio di oliva).
Hanno un’alta percentuale di grassi rispetto alle comuni creme. Questo le rende perfette come creme da utilizzare sulle pelli inspessite: sui piedi, sui gomiti o sulle mani, specie se callose. Sono portentose, ammorbidiscono tutto in men che non si dica.
Perché una crema è meglio?
Perché una crema è così diversa rispetto a un semplice mix di oli o burri?
Una crema è composta da una parte acquosa e una parte grassa, gli emulsionanti fanno in modo che restino legati e non bisticcino.
Un qualsiasi cosmetico composto solo con un preparato acquoso (un tonico o un siero ad esempio) o solo con grassi (un oleolito, un mix di oli e burri, un burro) non può beneficiare della combinazione di acqua e grassi tipica di una crema. E per questo non sono la stessa cosa una volta applicati sulla pelle. E per questo sarebbe meglio mettere un olio o un burro sulla pelle umida (post doccia) invece che su una pelle asciutta.
Le due fasi della crema (quella acquosa e quella grassa) lavorano in modo sinergico e simultaneo sulla pelle. Inoltre a secondo di come la crema viene formulata (se ha più o meno grassi al suo interno) riuscirà a dare alla pelle esattamente ciò di cui ha bisogno. Una crema per pelli secche sarà più grassa di una crema per pelli grasse.
La parte grassa della crema è più facilmente spalmabile se è all’interno di un’emulsione. Quei grassi risulteranno meno appiccicosi e si eviterà che siano troppo occlusivi sulla pelle.
Con una crema si riesce a idratare meglio la pelle oltre a riuscire a controllare il rilascio delle sostanze attive che la crema contiene. Insomma si migliora l’assorbibilità dei componenti e la crema diventa più semplice da spalmare.
Galeno aveva utilizzato la cera d’api per tenere insieme la sua crema, oggi invece si utilizzano gli emulsionanti, ma la questione cambia di poco. La scelta degli emulsionanti viene fatta in funzione del tipo di prodotto che si sta creando e dalla resa finale che ci si aspetta.
conclusioni
Vi siete innamorati anche voi un po’ del mitico Galeno?
Ringraziatelo ogni mattina mentre vi spalmate quella crema dalla texture perfetta che vi fa subito sentire meglio e più belle. Pensate come sarebbe diversa la vostra Skin-routine senza le sue intuizioni.
CREDITS:
immagini: unsplash.com
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