Oggi parliamo di dermatitie atopica, detta anche eczema. Ci tengo a sottolineare anche questo altro nome con cui è conoscita, perchè si è portati a pensare che siano due cose diverse ma in realtà non lo sono. E’ vero che ci sono vari tipi di eczema, ma ormai quando si parla di eczema, anche sui testi scientifici, si parla di dermatite atopica.
le caratteristiche di una pelle con dermatite atopica
La pelle di chi è soggetto a dermatite atopica è secca e quando questa dermatite fa la sua comparsa, ovvero quando si ha una fase acuta la pelle presenta delle squame, ispessimento della pelle (che i dermatologi chiamano con lo strano nome di lichenificazione), prurito, zone arrossate caratterizzate da eritemi, gonfiori, vesciche, escoriazioni accompagnate a volte da siero che può fuoriuscire dalla pelle.
Purtroppo è un problema cronico, ovvero che non passa in poche settimane, anzi, diciamo che potrebbe accompagnarci per tanto tempo, anche tanti anni o tutta la vita, alternando fasi in cui si presenta in modo prepotente a fasi dette di remissione, in cui sembra essere scomparsa ma in realtà è come se fosse in standby.
Può fare la sua comparsa in viso, sulle guance e sul tronco, anche sulle mani e sulle palpebre.
Colpisce un po’ tutte le età e le persone di tutte le etnie e di solito fa la sua comparsa da bambini, e nel 60% di chi ne soffre inizia a comparire prima di compiere il primo anno di vita. e nel 90% dei casi compare entro il compimento dei 5 anni.
I bambini che soffrono di dermatite atopica è facile che svilupperanno allergie al cibo o allergie in genere, asma e riniti allergiche, ma anche infezioni urinarie, faringiti o infezioni alle orecchie.
In generale il 20% dei bambini ne soffre, e se è vero che crescendo a qualcuno passa il 10% degli adulti ha a che fare con la dermatite atopica.
Perchè compare la dermatite atopica
Molto lo fa la genetica, se i nostri geni dicono che avremo la dermatite atopica, molto probabilmente ci capiterà in sorte, quindi se uno dei nostri genitori ce l’ha facilmente l’avremo anche noi. Chi ha la dermatite atopica ha una modificazione di un gene della filaggrina, una proteina della pelle che produce molte sostanze utili per la nostra pelle. Questa modificazione compromette l’integrità della nostra barriera cutanea e questo fa sì che la nostra pelle non sia più una barriera efficiente verso l’esterno, aprendo la strada ad allergeni, sostanze irritanti, batteri e questo fa “impazzire” la nostra pelle che scatena una risposta immunitaria esagerata da parte del nostro organismo.
Così la pelle si arrossa, inizia a prudere e se ci grattiamo entriamo in un circolo vizioso in cui il prurito aumenta pari passo alla nostra voglia di grattarci.
Come posso sapere se sono soggetto a dermatite atopica
Per sapere se la nostra è dermatite atopica non esistono esami, ma solo il dermatologo, guardandoci ovvero con un esame visivo, può dirci che effettivamente è quello che abbiamo.
Avere una diagnosi corretta è importante per capire cosa fare per riuscire a tenerla a bada al meglio evitando di usare prodotti pensati per altre condizioni della pelle.
Non preoccuparsi della dermatite atopica apre la strada a infezioni che con il tempo possono diventare anche serie come quella data dallo stafilococco aureo o dallo streptococco beta-hemolytic, oltre che può far comparire delle vere e proprie cicatrici post-infiammatorie sulla nostra pelle.
Prendersi cura della dermatite atopica
La Skincare per chi soffre di dermatite atopica è fondamentale, perchè è in grado di migliorare drasticamente la qualità della loro vita.
Partiamo dalla detersione. Fare dei bagni regolari serve per pulire la pelle e aiuta a rimuovere le placche, le crosticine, i batteri, gli allergeni e eventuali sostanze irritanti che possiamo avere sulla pelle. Di solito si consiglia un bagno o una doccia al giorno di non più di 10 minuti, fatti rigorosamente con acqua tiepida e non calda utilizzando un detergente molto delicato meglio se oleoso. Evitare di usare la classica saponetta, che avendo un pH troppo alto rispetto a quello della pelle è in generale aggressiva, ma lo è ancora di più su una pelle soggetta a dermatite che ha una barriera cutanea compromessa.
E’ importante asciugare bene la pelle con un asciugamano tamponando la pelle e senza sfregare perchè in questo modo non si fa che irritare la pelle. E cosa super importante è applicare una crema idratante entro 3 minuti dal bagno per aumentare il potere idratante del prodotto che andiamo ad applicare (applicare la crema su pelle umida è essere davvero molto utile).
Sono ottime le creme dalla texture ricca e corposa, ricche di sostanze emollienti e occlusive, otttimi prodotti contenti vaselina, siliconi come il dimeticone o ciclometicone, olio di coccco, linoleico, linolenico, meglio se contengono attivi che aiutano a ripristinare la barriera cutanea come i ceramidi, la niacinamide (perfetta al 2%) , l’acido lattobionico. La glicerina è senza dubbio l’umettante più efficace. E’ importante anche utilizzare prodotti che contengono attivi lenitivi come la camomilla, il bisabololo, estratti di liquirizia, Fate attenzione che siano testate su pelli sensibili, questo vi aiuterà ad evitare creme con ingredienti allergizzanti o che potrebbero provocare irritazione.E’ buona norma applicare almeno una ma meglio due o tre volte al giorno una crema.
Sulla nostra pelle vive un insieme di microgranismi buoni, che vengono chiamati microbiota cutaneo, come è facile intuire chi soffre di dermatite atopica ha un microbiota cutaneo che non se la passa benissimo e per questo sono utili tutti quei prodotti che contengono prebiotici e postbiotici, sostanze che riescono a rafforzare il microbiota cutaneo e rendono la nostra pelle più forte e sana.
conclusione
Spero questo articolo vi sia stato utile, se hai bisogno di una mano per organizzare la tua Skincare e hai paura di sbagliare ti consiglio di dare un’occhiata alla Skincare Routineper pelli iper-reattive e soggette a dermatite atopica che trovi a questo link.
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