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Dermatite ed eczema non ti danno pace? Prova il “soak and smear”

da | 4 Lug 2024 | Blog

Una tecnica per rendere più efficaci le creme e gli unguenti che applichi accorciando i tempi di ripresa

Partiamo dalle basi e cerchiamo di capire le caratteristiche di una pelle che soffre di dermatiti e/o eczema.

Quello che accomuna tutte le forme di dermatiti che possono portare ad eczema è la presenza di una barriera compromessa, che porta a una pelle disidratata, secca, inoltre può comparire prurito, fessurazioni, squame visibili… e tutto questo, se non tenuto a bada, può portare anche a infezioni.

Anche se applicare ogni giorno, più volte al giorno, una crema, applicata nel “metodo classico” o in occlusione (tipo applicandola sotto un paio di guanti in vinile) sono pratiche utili, c’è un metodo che può davvero rappresentare la svolta, specie nelle situazioni più disperate. 

il “soak and smear” o “soak and seal”

Premetto che non lo conoscevo e non ho mai sentito raccontarlo da alcun dermatologo, ma dopo averlo trovato menzionato in una ricerca scientifica, sono andata ad approfondire l’argomento anche in altre e ho deciso di condividere questo metodo con voi, perchè sono sicura potrà dare sollievo alle persone con la pelle più compromessa, specie se soffrono di Dermatite Atopica, ma può essere utile anche in altre situazioni.

Questo metodo si chiama “soak and smear” o “soak and seal”, che in inglese sembrano dei giochi di parole e che in italiano potremmo tradurre “mettere a mollo e spalmare” e “mettere a mollo e sigillare”.

Questo metodo è perfetto per tutte quelle zone eczematose dovute a dermatiti di vario genere.

In cosa consiste il “soak and smear”?

Consiste nel mettere a bagno, in ammollo, in acqua tiepida del rubinetto (senza l’aggiunta di detergenti, oli o altro) la parte del corpo colpita da un eczema o tutto il corpo se necessario, per 20 minuti. Potete farlo usando una ciotola se si tratta delle mani o nella vasca da bagno se dovete immergervi tutti. La cosa che deve essere chiara è che non vanno bene le docciature, dovete proprio lasciare la pelle in ammollo. Dopo di che bisogna applicare una crema (poi capiremo quale) subito dopo essere usciti dall’acqua e senza essersi asciugati. Aspettate un po’ per far asciugare/assorbire la crema prima di vestirvi.

Se la situazione è abbastanza grave e il nostro dermatologo ci ha prescritto come pomata lo 0,1% di triamcinolone acetonide usate quello. E se dovete fare due applicazioni al giorno, la sera applicatelo con il metodo “soak and smear” e la mattina applicatela normalmente.

Sebbene questo metodo sia stato pensato per utilizzare quel tipo specifico di pomata farmaceutica,  in casi meno acuti è possibile utilizzare la stessa procedura utilizzando al suo posto una crema barriera o anche solo della vaselina.

Questa procedura andrebbe fatta per almeno 4 giorni di fila fino a un massimo di due settimane.

Perché farlo la sera e non la mattina? Perché subito dopo potrete mettere il vostro pigiama e nel caso sarà lui a imbrattarsi di pomate e non il vestito con cui dovrete andare al lavoro e poi la crema avrà tutta la notte per agire.

Quando la pelle sarà tornata sotto controllo si può smettere di fare gli “ammolli” serali ma bisogna comunque applicare la crema ogni giorno e ogni sera

Come funziona il “soak and smear”

Rimanere a mollo permette all’acqua di penetrare nella pelle e in questo modo riusciremo a idratarla.

L’applicazione della crema su pelle  bagnata e non asciugata in nessun modo (dovete in sostanza gocciolare sul tappetino del bagno) farà sì che la crema (che è bene sia un unguento o comunque una crema molto grassa e corposa) possa intrappolare quell’idratazione nella pelle. Eh sì, perchè l’acqua farà estrema fatica a evaporare e passare oltre la barriera degli oli contenuti nella crema (per questo lo si chiama anche “soak and seal” “metti in ammollo e sigilla”. Inoltre questo farà in modo che gli ingredienti attivi possano penetrare maggiormente nella pelle e quindi essere più attivi.

Lo strato corneo può assorbire acqua nella quantità pari a 5-6 volte il proprio peso e quando sta in ammollo nell’acqua può aumentare il suo volume di 3 volte. Questo perché riesce a idratarsi e questa idratazione stimola anche la desquamazione della pelle. Processo molto utile per tutti ma ancora di più per le persone che hanno la pelle secca o eczemi con placche si pelle che fa fatica a desquamarsi.

Inoltre una pelle così tanto idratata, come quella appena uscita dall’ammollo di 20 minuti permette di far penetrare gli attivi applicati subito dopo dalle 10 alle 100 volte in più. Ma non solo, dato che bagno dopo bagno la pelle riuscirà a desquamarsi, di volta in volta l’efficacia del prodotto che applicheremo dopo aumenterà.

Ora che abbiamo scoperto il “soak and seal” vediamo qualche altra tip utile da sapere

Come prevenire irritazioni e secchezza

Frequenti bagni, docce e anche l’andare in piscina seccano e disidratano la pelle, specie se subito dopo non ci si applica una crema. Per questo dopo ogni bagno o doccia, o dopo che ci si è lavato le mani, è buona norma applicare della crema. Se avete poi bisogno di un’azione urto vi consiglio la sera di stendere un velo di vaselina sulla pelle o ancora meglio sopra la vostra crema.

I lunghi bagni sono sempre sconsigliati, è bene fare un bagno o una doccia veloce di max 5-10 minuti e poi applicare entro 3 minuti una crema subito dopo aver tamponato la pelle con un asciugamano, con la pelle ancora umida (il perchè dovreste ormai averlo imparato). La differenza di un normale bagno rispetto all’ammollo di cui abbiamo parlato fino ad ora, è che quando si fa il bagno l’acqua contiene bagnoschiuma o detergenti che possono minare la barriera cutanea e un contatto prolungato può minare la già precaria barriera cutanea. Potrebbe non essere un problema se utilizzate dei detergenti che non contengono tensioattivi, ma emulsionanti che possono essere utilizzati anche nelle creme (e che quindi non necessitano per forza del risciacquo).

Fate attenzione poi al detergente che utilizzate, scegliete sempre detergenti delicati, meglio se formulati su base oleosa (vi prometto un articolo su questo tema a breve).

Conclusione

Spero di avervi fatto scoprire un metodo semplice ma efficace per poter star meglio nella vostra pelle. So quanto le dermatiti e gli eczemi che le accompagnano possono essere fastidiosi e diminuire la qualità della nostra vita. Una volta scoperto il “soak and smear” non potevo non condividerlo con voi nella speranza che possa esservi di aiuto. Provatelo e fatemi sapere come vi siete trovati.

Bibliografia

  • Gutman, A. B., Kligman, A. M., Sciacca, J., & James, W. D. (2005). Soak and smear: a standard technique revisited. Archives of dermatology, 141(12), 1556–1559. https://doi.org/10.1001/archderm.141.12.1556
  • Wollenberg, A., Christen-Zäch, S., Taieb, A., Paul, C., Thyssen, J. P., de Bruin-Weller, M., Vestergaard, C., Seneschal, J., Werfel, T., Cork, M. J., Kunz, B., Fölster-Holst, R., Trzeciak, M., Darsow, U., Szalai, Z., Deleuran, M., von Kobyletzki, L., Barbarot, S., Heratizadeh, A., Gieler, U., … European Task Force on Atopic Dermatitis/EADV Eczema Task Force (2020). ETFAD/EADV Eczema task force 2020 position paper on diagnosis and treatment of atopic dermatitis in adults and children. Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology : JEADV, 34(12), 2717–2744. https://doi.org/10.1111/jdv.16892
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