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I fiori del Fico d’india

da | 14 Mar 2024 | Blog

Scopriamo le peculiarità dell'estratto di questa pianta

Il fico d’India è molto comune in Messico, in Spagna ma anche in Italia, soprattutto al sud. In realtà nel nostro paese c’è arrivata grazie a Cristoforo Colombo che l’ha portata a casa da un suo viaggio in Sud America (ma che poi non dovevano essere le Indie?!?! Ok, però questa è un’ altra storia).

Il nome botanico è Opuntia ficus indica fa parte della famiglia dei cactus. Non siamo a una lezione di botanica e l’unico motivo per cui può esservi utile questa informazione è perchè potete usarla per stanare questa pianta nella lista ingredienti di un prodotto cosmetico.

Più che delle caratteristiche di questa pianta, volevo parlarvi oggi di quelle del suo fiore.

I fiori dei fichi d’india sono sempre stati utilizzati nella medicina tradizionale, ma solo ultimamente alcuni ricercatori si sono messi a studiarli più scientificamente.

Il motivo per cui possono essere interessanti è perchè contengono soprattutto fenoli come isorhamnetina, quercetina, kaempferolo, rutina e luteolina. Contengono anche acidi grassi, sitosteroli e terpeni ma in piccole quantità. Contengono anche molti polisaccaridi (zuccheri) che hanno un’azione idratante.

Ma torniamo ai fenoli che contiene: questi hanno una buona capacità antiossidante e per questo riescono a reagire cercando di mediare le infiammazioni. Inoltre sono in grado di proteggere i capillari dai danni ossidativi. Aiutano i capillari a rimanere forti e sani, stabilizzando le loro pareti. 

Dunque, per quanto il fico d’india e i suoi fiori non siano super studiati ancora a livello scientifico possono rappresentare un ottimo attivo per aiutare la pelle in genere, ma soprattutto quella che soffre di microcircolazione che fa le bizze. Come nel caso di pelle con couperose e rosacea.

Alla base ci sono sicuramente problemi di microcircolo cutaneo che se non viene trattato tende a peggiorare con il tempo. Per questo, oltre ad evitare i vari trigger che possono far scatenare una reazione più marcata (sole, sbalzi termici, bevande calde, alcol, fumo) è bene prendersi cura giorno per giorno della propria pelle attraverso l’uso di prodotti che contengono tra le varie anche attivi in grado di rafforzare i capillari. 

Per questo ho deciso di inserire l’estratto idrolizzato di fiori di fichi d’india nella mia crema anti-rossori Redless. Non è ovviamente solo ma è  insieme a tanti altri attivi, ma soprattutto insieme all’Acido Tranexamico, che al momento appare come il miglior attivo, secondo la letteratura scientifica, in grado di contrastare i rossori tipici della rosacea ma anche dell’acne.

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