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I Tensioattivi e le loro Proprietà che Non ti Aspetti

da | 2 Gen 2025 | Blog | 0 commenti

I tensioattivi possono servire a tantissime cose diverse in un cosmetico. FInalmente potremo capire quali sono le loro differenze a cosa servono.

 

Abbiamo già imparato cosa sono i tensioattivi e come fanno all’interno di uno shampoo o di un detergente a detergerci o a fare schiuma, delle volte possono aiutare una crema a creare la sua emulsione. Ma un tensioattivo non può fare solo questo, può far penetrare una soluzione meglio, avere un’azione filmogena-sostantivante, solubilizzare, disperdere e addirittura può avere una funzione disinfettante.

Oggi ci occuperemo di tutte quelle funzioni che un tensioattivo può fare quando non crea schiuma, non deterge, e non emulsiona.  Prima vi ricordo cos’è un tensioattivo.

Immaginatelo come un fiammifero, uno spillo. Ha un corpo, una coda, che odia l’acqua e ama i grassi (idrofobo/lipofilo) e una capocchia, una testa che al contrario ama l’acqua e odia i grassi (idrofila e lipofoba).

Tutto chiaro? Perfetto! Cominciamo allora

tensioattivo

tensioattivi che Solubilizzano

Quando si crea un prodotto cosmetico, non è che si può sempre buttare tutti gli ingredienti che vogliamo insieme e fare un bel pastone. Ecco, magari vi viene anche un bel pastone, ma può anche assomigliare più a una gran schifezza. 

Sì, perché ci sono sostanze schizzinose, che non amano bagnarsi (avete presente la maggior parte dei cani quando cercate di buttarli in acqua, ecco tipo così). La lanolina, gli oli essenziali, alcuni coloranti, le vitamine liposolubili, così, tanto per fare qualche esempio, non si solubilizzano nell’acqua. Come si fa a convincerli a buttarsi in acqua, per meglio dire a solubilizzarsi? Si chiama uno dei mediatori più famosi: un tensioattivo. Questa volta del genere “non ionico”.

A me piace definire i tensioattivi dei mediatori, perché riesco ad avvicinare sostanze che di solito non amano star vicine.

Per aiutare alcune sostanze a solubilizzarsi a volte si prendono queste molecole refrattarie all’acqua e le si modifica nella loro struttura, vengono fissate con ossido di etilene e diventano “poliossietilenati”. Diventano quindi sostanze semisintetiche, ma in grado di sciogliersi in acqua.

 

 

 

tensioattivi che Filmano e ammorbidiscono

Ma davvero un tensioattivo può fare anche questo?

Quelli cationici sembra proprio di Sì. Dopo che ci siamo detersi, magari i capelli, potremmo esserci caricati elettricamente in modo negativo; la parte caricata positivamente di questi tensioattivi felice dell’accaduto si fissa lì per metterci una pezza. Insomma, ci “sistema” la carica.

E una volta fissato, questo tensioattivo, crea uno strato protettivo e riesce a rendere il tutto più morbido (la mia nonna diceva “moresino” e questo termine dialettale mi sembra renda perfettamente l’idea).

Se si mette uno di questi tensioattivi in un prodotto tipo un balsamo, quello che si ottiene è un effetto condizionante, ammorbidente, com’è che dicono: un effetto Swish! Diminuisce anche la carica elettrostatica che si ha dopo lo shampoo. Quella che ci va venire i capelli stile Einstein quando ci dimentichiamo appunto di mettere un balsamo ad esempio.

einstein tensioattivi

 

 

 

tensioattivi che bagnano

Vi vedo già perplessi. Ma non era l’acqua quella in grado di bagnare? 

Sì, lo è ancora, tranquilli, ma il nostro tensioattivo abbassa la tensione superficiale dell’acqua. Così la soluzione acquosa riesce a penetrare nei più piccoli anfratti del nostro mantello cutaneo. 

Questo renderà il nostro detergente in grado di pulire meglio?

Diciamo che farà in modo che si riesca a bagnare meglio lo sporco e il suo substrato (ovvero lo stato cheratinico). Questa proprietà dei tensioattivi torna utile anche in prodotti come i rossetti e i fondotinta. Perché in questi casi è richiesto al prodotto che sia omogeneo da spalmare e che quindi il tutto e anche i pigmenti che sono contenuti siano “umettati”.

 

Momento chimica spiccia

 

momento chimica spiccia

Ora che avete capito a quante mille cose un tensioattivo può servire, è arrivato il momento tanto atteso della chimica spiccia.

Quello in cui provo a farvi capire perché ‘sti benedetti tensioattivi sono sì,  tutti fatti a fiammifero o spillo, ma non sono mica tutti uguali.

Possono avere la parte attiva della loro molecola caricata in modo diverso, positivamente o negativamente ad esempio; ed è qui che nasce il busillis. A seconda di come sono caricati elettricamente si comportano in modo diverso.

Tensioattivi Anionici –

Sono caricati negativamente. Sono quelli che ti aspetti quando pensi a un tensioattivo. Quelli che detergono, fanno la schiuma e fanno anche da emulsionanti. Sono oggetti tipo i saponi, gli alcoli grassi sulfonati e affini.  Sono anionici gli SLES e SLS.

Tensioattivi Cationici +

Sono caricati positivamente. Loro più che aiutarci a levarci lo sporco di torno, servono per ammorbidire, hanno tra le varie anche un forte potere antisettico. Non amano i tensioattivi Anionici che sono caricati negativamente, perché uno con segno + e l’altro con segno – si annullerebbero a vicenda. Un esempio: i derivati Quaternari di ammonio.

Tensioattivi Anfoteri – +

Loro sono degli indecisi. Hanno una molecola caricata positivamente e una caricata negativamente. E questo li rende in parte come gli anionici, in parte batteriostatici come i cationici. Se il pH del prodotto in cui vengono messi è superiore a 7 si atteggiano da anionici, se invece è acido, inferiore a 7, si atteggiamo da cationici. Di solito sono considerati come una famiglia di tensioattivi delicati, e aiutano nella formulazione ad aumentare la viscosità del prodotto. Esempio: le betaine, la lecitina.

Tensioattivi Non ionici

Loro non hanno carica elettrica, sono neutrali come la Svizzera. Nell’acqua la loro molecola non si divide in ioni e per questo sono più compatibili con altri elementi. Sono delicati e spesso si usano nei prodotti per bambini e si aggiungono ad altri tensioattivi per renderli più delicati. Esempio: Polysorbate 20,  Cocamidi.

simpson bagno schiuma tensioattivo

P.S. Tensioattivi Naturali

Molte piante contengono le saponine, che sono sostanze che fanno schiuma, due piante ricche di saponine sono la Saponaria e la Quillaia. Anche la lecitina, sì, quella che negli anni 80 prendevano tutti quelli con la pressione alta riesce ad essere un tensioattivo e viene usato come  emulsionante.

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

CREDITS:

Tutte le Gif: giphy.com | schema: beautycologa

 

 

 

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