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Il Retinolo (e i suoi fratelli)

da | 24 Ago 2023 | Blog

Scopriamo insieme le differenze tra i vari retinoidi usati nei cosmetici e la loro efficacia antiage

Il retinolo è senza dubbio la superstar della Skincare, famoso per essere probabilmente il più efficace ingrediente cosmetico nel contrastare i segni del tempo.

Il retinolo, anche se è senza dubbio il più conosciuto, è però solo uno delle tante sostanze che fanno parte della cosiddetta famiglia dei retinoidi, ovvero quella della Vitamina A. I retinoidi sono davvero sostanze molto efficaci tanto che alcuni retinoidi si possono trovare solo nei farmaci (es: acido retinoico tretinoina, isotretinoina, adapalene), mentre altri nei cosmetici. Ovviamente io mi concentrerò su quelli che potete trovare nei cosmetici.

In campo farmaceutico trovano applicazione nella cura di molte patologie come l’acne, la rosacea, la psoriasi, il cancro, l’infiammazione ai follicoli di capelli, nel lupus eritematoso e nell’ittiosi.

In cosmetica sono utilizzati e amati perché sono dei meravigliosi attivi anti-age. Stimolano i fibroblasti a produrre nuove fibre di collagene, e aumentano il numero dei fibroblasti, migliorano l’elasticità cutanea (agendo sull’elastina), stimolano lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni a partire da quelli già esistenti (l’angiogenesi) questo è molto utile ad esempio quando la pelle ha bisogno di cicatrizzarsi. Secondo alcuni studi sembrano stimolare anche la produzione di elastina. In più inibiscono le MMP (metalloproteinasi della matrice) e questo non fa che ridurre la formazione e la presenza delle rughe. Inoltre agiscono anche sulle macchie cutanee.

I retinoidi non sono delle sostanze esfolianti. Loro stimolano la pelle a velocizzare il proprio turnover cellulare (che con il passare degli anni rallenta), e quindi agiscono in modo opposto rispetto agli acidi esfolianti. Gli AHA (alfa-idrossiacidi) esfoliano la parte più superficiale della pelle, mentre i retinoidi spingono da “sotto” la pelle affinchè si esfoli prima. Per questo motivo è possibile abbinare l’uso di Acidi esfolianti a quello di retinoidi (ovviamente con le dovute cautele).

I retinoidi rendono la pelle in generale più spessa, ma se il derma ovvero la parte più profonda della pelle viene ridensificata grazie a un aumento di collagene ed elastina, la parte più superficiale, quella composta da cellule morte, ovvero l’epidermide, diventa più sottile.

Ma perchè è importante capire la differenza tra le varie molecole che si usano in cosmetica?

Prima di tutto per riuscire a capire cosa contiene il cosmetico che vorreste acquistare in modo tale da capire quanto può essere efficace sulla vostra pelle.

In cosmetica si possono trovare tre forme di  Vitamina A: gli esteri del retinolo, il retinolo e la retinaldeide (detta anche retinal).

Partiamo dagli ingredienti meno efficaci per andare verso quelli più efficaci.

Esteri del retinolo

I più famosi sono senza dubbio il Retinyl-Acetate e il Retynil Palmitate.

Sono molto delicati sulla pelle ma anche poco attivi, il perchè è presto spiegato. Non possono agire sulla pelle nella forma in cui si presentano, ma una volta applicati si devono trasformare nella forma attiva della Vitamina A: l’acido retinoico. Ma per farlo devono fare più passaggi ovvero: 

  • da esteri del retinolo (Retinyl-Acetate e il Retynil Palmitate) devono prima trasformarsi in retinolo
  • da retinolo devono poi trasformarsi in retinaldeide
  • da retinaldeide finalmente si trasformano in Acido retinoico

Ovviamente ogni passaggio depotenzia la forza della molecola di circa 10 volte.

Secondo quanto si legge nella letteratura scientifica non c’è un’evidenza che supporti l’attività antiage del retynil palmitate e del retynil acetate. Anche se il retinyl palmitate ha dimostrato in alcuni studi su animali e sulle persone di dare una certa protezione dai raggi UV… quando si dice: piuttosto che niente, meglio piuttosto.

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Retinolo

Il retinolo è senza ombra di dubbio il retinoide maggiormente utilizzato in cosmetica.

E’ a due gradi di separazione dall’acido retinoico, ovvero si deve trasformare prima in retinaldeide per poi trasformarsi in acido retinoico.

In effetti il retinolo è 10 volte più efficace dei derivati del retinolo, ma le evidenze che supportano l’efficacia del retinolo sul cosiddetto Photoaging sono poche. Lo so cosa state pensando, l’ho pensato anch’io quando ho letto le ricerche scientifiche, ma questo è.

La cosa buona però è che rispetto all’acido retinoico, il retinolo è molto meglio tollerato.

L’acido retinoico (che vi avviso già, si trova solo nei farmaci) provoca un significante eritema sulla pelle rispetto al retinolo, che non lo causa o lo causa molto poco.

Il retinolo ha mostrato di riuscire a ispessire il derma e di agire sulle rughe. 

Per vedere dei risultati però ci vuole tempo, almeno due o tre mesi.

Insomma la letteratura mostra che il retinolo potenzialmente ha degli effetti benefici sulla pelle, nel trattare l’invecchiamento cutaneo, ma le evidenze disponibili sono basate su test piccoli o soggettivi, insomma, il retinolo ha delle basi per indicare che può avere un efficacia nel migliorare la pelle ormai invecchiata, ma non delle solide basi purtroppo.

Nei cosmetici si trova in concentrazioni che vanno tra lo 0,05% e lo 0,3%. Se avete visto prodotti che dichiarano percentuali maggiori come l’1% o anche di più, prometto di spiegarvi il perchè in un articolo apposta.

Retinaldeide

La retinaldeide, conosciuta anche come retinal (sì, retinAl con una A al posto della O di retinOlo), è invece a un solo grado di separazione dall’acido retinoico ed è la forma più attiva di Vitamina A che possiamo usare in cosmetica. E’ 10 volte più efficace del retinolo e nel suo caso le evidenze scientifiche sulla sua efficacia antiage si fanno più corpose. 

E’ meglio tollerata dell’Acido Retinoico, causa meno irritazioni e ha dimostrato di essere efficace nel migliorare sia le rughe sottili che quelle profonde e lo ha fatto con studi meglio fatti e più corposi rispetto a quelli degli altri derivati della Vitamina A di cui abbiamo parlato fino ad ora.

E’ efficace già a bassissime concentrazioni, infatti allo 0,05% è già efficace e ben tollerata, tanto da poter esser utilizzata per lunghi periodi e in zone sensibili come ad esempio il contorno occhi.

Alcuni studi hanno comparato l’efficacia della retinaldeide allo 0,05% con la tretinoina (acido retinoico) sempre allo 0,05%, e hanno notato come siano efficaci allo stesso modo nel ridurre le rughe e più efficaci del retinolo. La retinaldeide però risulta molto meno irritante dell’acido retinico.

Allo 0,05% così come allo 0,1% la retinaldeide è efficace nel migliorare l’idratazione cutanea e nel diminuire la TEWL (Trans Epidermal Water loss), migliorando al contempo la texture della pelle, le rughe, anche le cosiddette zampe di gallina. Solo allo 0,1% ha però dimostrato di agire sulle macchie.

Già allo 0,05% applicata giornalmente è utile per le pelli acneiche perchè riesce a ridurre la presenza del P.Acne che è il principale microrganismo che provoca l’acne. Questa attività non è stata riscontrata però nel Retinolo. La retinaldeide è stata utilizzata per l’acne anche allo 0,1% in combinazione con acido glicolico e altre sostanze che si usano nei farmaci. I retinoidi poi regolando la cheratinizzazione e il turnover cellulare aiutano a ridurre la formazione di punti neri e comedoni.

Allo 0,5% (percentuale che non troverete in un cosmetico) ha dimostrato di essere efficace al pari dell’acido retinoico allo 0,1%.

La retinaldeide ha dimostrato di poter essere utilizzata anche da chi soffre di rosacea, e di riuscire a migliorare i rossori e la condizione dei capillari nel lungo periodo.

In alcuni piccoli test si è visto che l’uso prolungato di retinaldeide non solo non rende la pelle più suscettibile al sole, non provocando danni attinici, ma la retinaldeide è riuscita al contrario far scomparire delle cheratosi attiniche dopo anni di utilizzo. Le cheratosi attiniche delle forme pre-cancerose causate dall’esposizione al sole che possono trasformarsi in tumori della pelle come il carcinoma spinocellulare. Sì , certo, ci sono voluti tra i 3 e 6 anni di utilizzo e ovviamente, con questo non vi sto dicendo che la retinaldeide è il modo più veloce né il migliore per curare le cheratosi attiniche, ma quello che si può dedurre è che in realtà, non è un male utilizzare la retinaldeide per lunghi periodi (anni e anni) e anzi con il tempo può aiutarci a ridurre non solo le rughe e le macchie ma anche altri danni solari, ben peggiori e pericolosi.

Conclusione

Spero che questo articolo vi abbia aiutato a fare un po’ di chiarezza in più tra le varie forme di Vitamina A che vengono utilizzate in cosmetica. Ho davvero tante cose da raccontarvi su questi ingredienti, perchè sì i retinoidi mi hanno rubato il cuore, sono degli attivi meravigliosi per la pelle, ma vi prometto di farlo in altri articoli che troverete presto sul blog.

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