La strega mescolava con un bel cucchiaio di legno la pozione che stava preparando nel suo pentolone e ripeteva l’elenco degli ingredienti della sua formula magica:
“Occhi di drago, ali di pipistrello, zampe di gallina, bava di lumaca, olio di fegato di squalo e olio di cigno. Quando sarà pronto e si sarà raffreddato metterò a freddo un filo di olio di tartaruga. Ci siamo, verrà benissimo!”
Visto che si avvicina Hallowen ho deciso di parlarvi di un lato quasi spaventoso della cosmesi, ovvero di alcuni ingredienti di origine animale, strani e curiosi e quasi da pozione magica della Maga Magò.
Premessa, non sono né vegana, né vegetariana. E con questo articolo spero di non risvegliare gli animi né di chi non torcerebbe mai un singolo pelo a nessun animale, né di chi invece ucciderebbe anche l’ultimo cucciolo di foca sulla Terra per togliersi le zampe di gallina.
Come sapete io difficilmente, se non praticamente mai, esprimo giudizi personali. Il mio spazio sul web vorrei servisse per chiarire, capire e conoscere le mille sfaccettature della cosmesi. Quindi non sono qui nè per incitare l’uso di certi derivati animali nelle creme, nè altro, ma vorrei solo raccontarvi che alcuni ingredienti vengono o venivano utilizzati nella cosmesi, affinchè ognuno di voi possa trarre le sue personalissime conclusioni.
Oggi la zoocosmesi è una branca della cosmesi sempre meno in voga, ma c’è stato un momento in cui era davvero trendy e all’ultimo grido. L’esempio più eclatante è forse la storia della crema che ha cambiato il mondo della cosmesi: la prima crema luxury mai prodotta.
La prima crema Luxury della storia
Nel 1956 é nata la prima crema Luxury della storia, la Re-Nutritiv di Estèe Lauder, con il motto: “Everybody wants a little luxury in life”, ognuno vuole un piccolo lusso nella vita. La formula segreta di questa crema venduta a ben 115 dollari (pensate quanto potessero valere negli anni ‘50) conteneva 26 tra gli ingredienti più preziosi e rari conosciuti all’epoca, tra cui l’olio di squalo e quello di tartaruga. Sì, avete capito bene: squalo e tartaruga. Ma andiamo avanti.
Lo stipendio medio all’epoca era circa 100 dollari e, a chi chiedeva come un vasetto di crema potesse costare così tanto, Estèe Lauder rispondeva dicendo che ciò che si paga è il capolavoro finale. Infatti, spiegava che c’è chi è disposto a spendere una fortuna per un Picasso, anche se il costo della tela e della vernice utilizzata è ben più basso. Ma si è disposti a pagare anche per la creatività, per l’esperienza e per qualcosa che funzioni davvero. Con questa trovata aveva davvero cambiato il mondo della Skincare.
Da allora non c’è stata pace e molti ingredienti, strani, rari o preziosi hanno cavalcato quest’onda del lusso in vasetto.
Oggi vi parlerò solo dei più strani ingredienti di origine animale e che a mio parere ben si sposano con la ricetta di una pozione creata dalle sapienti mani di una strega.
Fatta questa doverosa premessa, già vi dico che parleremo principalmente di grassi Animali.
Grassi animali spaventosi
I grassi animali secondo la chimica sono composti da tre molecole di acidi grassi e una di glicerolo (trigliceridi). All’interno di una cellula servono come riserva energetica.
Nella cosmetica sono stati usati parecchio ma la tendenza è quella di abbandonarli, per motivazioni etiche, ecologiche, ma anche per motivi tecnici ed economici.
Ecco una carrellata di alcuni di loro, quelli più strani e spaventosi.
- Squalene, un idrocarburo terpenico insaturo che è contenuto nell’olio di fegato di squalo, ma anche in quello di balena. Irrancidisce facilmente, per questo viene di solito idrogenato, e in questo caso si trasforma in squalano. Per fortuna oggi non vengono più uccisi gli squali per poterlo mettere in una crema, ma viene riprodotto sinteticamente, in questo modo se è vero che non ci si può vantare che sia di origine naturale ma chimica, salviamo le balene e anche gli squali. (Odiate ancora i prodotti “chimici”?!?). Ad ogni modo è di sicuro un ottimo ingrediente per oli ed emulsioni, ed è anche molto utilizzato.
- Oli uropigialici. Sono degli oli secreti dalle ghiandole uropigialiche di alcuni uccelli, come i cigni, ad esempio, e servono per impermeabilizzare le loro ali. Anche questi oggi vengono riprodotti sinteticamente. Viva la chimica, viva i prodotti di sintesi.
- L’olio di tartaruga era un olio considerato davvero un ingrediente di pregio in una crema. Veniva ottenuto dal tessuto muscolare delle tartarughe giganti di mare.
- Olio di visone. E’ il grasso isolante che il visone produce sotto la sua pelle. Si usava per produrre le creme per le scarpe in pelle o cuoio, ma anche in creme idratanti o creme solari, per via della sua stabilità.
- Olio di emu. L’emu è un uccello che assomiglia a uno struzzo, tipico dell’Australia ma viene allevato anche in Canada e negli Stati Uniti per la sua carne. Il suo olio ha proprietà anti-infiammatorie, antibatteriche e cicatrizzanti. Essendo anche per le sue caratteristiche simile al sebo della nostra pelle è definito eudermico.
altri ingredienti spaventosi
- La placenta di pecora. La placenta, degli uomini, ma anche quella di animali, è ricca di cellule staminali, proteine e amminoacidi, tutte sostanze che costituiscono anche la nostra pelle. Ovviamente si è lavorato per ricreare in laboratorio sostanze dalla medesima efficacia, ma in Australia c’è chi è convinto che la sua crema alla placenta di pecora sia davvero un must have. Volete testarla anche voi?
- Bava di lumaca. Questo ingrediente è sicuramente più sdoganato in Italia rispetto alla Placenta di Pecora e a tutti quelli di cui vi ho parlato fino ad ora. Se però vi soffermate un secondo a pensare alla bava che lascia sul pavimento del vostro terrazzo una lumaca, immagino vi farebbe un po’ schifo l’idea raccoglierla e di spalmarvela in faccia (per carità, ognuno ha i suoi gusti). Ad ogni modo, a mio modestissimo parere, starebbe proprio bene all’interno della pozione magica di una strega. La bava di lumaca è effettivamente ricca di molte sostanze attive, l’unico problema è la concentrazione con cui sono presenti al suo interno. Gli attivi sono infatti “annacquati” nella bava. Per cui alla domanda: ma la bava di lumaca funziona? La risposta deve essere: ma quanta ne hanno messa dentro alla tal crema? Hanno usato un derivato secco? Quanto ne hanno usato?
Sicuramente ho dimenticato qualche altro ingrediente strano e spaventoso; li lascio per il prossimo Halloween, per ora però credo di avervi spaventato abbastanza.
La notte delle Streghe sta per arrivare, cercate la giusta crema anti-rughe, fate in fretta, prima che vi scambino per la strega davanti al pentolone della pozione magica.
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