“Nulla risveglia un ricordo quanto un odore” diceva il celebre Victor Hugo.
In effetti un profumo è in grado di risvegliare ricordi che sembrano sotterrati chissà dove. La parola profumo deriva da per fumum, ovvero attraverso il fumo. Non è un caso infatti che nei riti religiosi si spanda il fumo di certe resine profumate o di certi legni ed è per questo che la storia del profumo è certamente legata ai culti religiosi. Sono stati i sacerdoti ad usarli per primi, e proprio loro hanno conosciuto per primi i loro segreti.
Sia gli Egizi che i Romani conoscevano l’importanza dei profumi, ma furono gli arabi che inventarono la distillazione e fecero in modo che i profumi potessero essere liquidi.
Tra italiani e francesi c’è sempre un rapporto di amore odio. Con i nostri cugini d’oltralpe ci contendiamo la paternità e l’eccellenza in parecchi settori in cui, diciamo la verità siamo entrambi molto bravi: i formaggi, il vino, la moda, la danza classica e anche i profumi.
caterina de’ medici
Se c’è la figura di una donna che accompagna sicuramente la storia della profumeria moderna, quella si chiama Caterina de’ Medici.
Caterina quando andò in Francia insieme a tutto il personale di corte, si portò anche il suo profumiere di fiducia. Caterina aveva una vera e propria ossessione, un’ampolla da cui non si separava mai, un’ampolla che profumava di melograni odorosi. Dato che questo oggetto misterioso era sempre con lei e spessissimo si metteva ad odorarla, si scatenò una curiosità pazzesca attorno ad essa e in men che non si dica, annusare ampolle profumate diventò davvero di gran moda. Insomma Caterina Trend Setter, Caterina Influencer.
Queste sfere si guadagnarono il nome di Pomander e venivano appese ovunque, sia in casa, magari nell’angolo di una stanza; ma anche addosso, come una collana o appese alla cintura. Tutti volevano un’ampolla profumata.
Fu così che furono gli italiani a far conoscere e a diffondere in Francia l’arte della profumeria, che però fu poi fatta propria dai francesi e, una volta diventata quasi un’identità nazionale (francese), approdò alle corti di tutt’Europa.
Un po’ come la danza classica. Inventata dagli italiani, ma poi i francesi diedero nomi francesi a tutti i passi di danza. Ok, con il campanilismo la smetto qui, promesso.
la storia moderna del profumo
In Francia è la città di Grasse ad essere famosa per la profumeria artigianale. Il clima perfetto e il terreno adatto a molte coltivazioni ha fatto in modo che le coltivazioni di rose, gelsomini e di altri fiori diventassero fiore all’occhiello della città (perdonate il gioco di parole).
Dal XX secolo però oltre agli oli essenziali dei fiori e delle piante, si sono fatti largo anche essenze di sintesi, create in laboratorio. Nascono così i nasi, persone che riescono a distinguere e memorizzare anche 3000 sentori e come pittori che dipingono una tela o musicisti che unisce la melodia di tanti strumenti in una sinfonia, riescono a creare delle vere e proprie opere d’arte odorose.
I diversi prodotti di profumeria
I profumi possono essere utilizzati in percentuali ridottissime per profumare una crema, un bagnoschiuma o altri prodotti cosmetici, ma possono anche essere utilizzati come tocco civettuolo e caratterizzante della propria cura del corpo, passandosi una spruzzata di profumo sulla pelle.
Tralasciando le fragranze che profumano i cosmetici, scopriamo quanti tipi di “profumi” diversi possiamo trovare in un negozio. A seconda della percentuale di fragranza contenuta e quindi della rimanente percentuale alcolica di un profumo, i prodotti di profumeria si chiamano in modi diversi
- Le acque profumate (eau freiche) hanno tra il 2 e il 5% di fragranza e il 70/85% di alcol
- L’acqua di Cologna (eau de cologne) ha tra il 2,5 e l’8% di fragranza e il 78/85% di alcol
- L’eau de Toilette ha tra il 5 e il 10% di fragranza e l’80/85% di alcol
- L’eau de Parfum ha tra il 15 e il 20% di fragranza e l’85/90% di alcol
- Il parfum ha tra il 15 e il 25% di fragranza e l’85/90% di alcol
Ovviamente più la percentuale di fragranza sarà alta più il nostro profumo costerà. Ma basterà metterne meno, perché la profumazione sarà più persistente.
La Scelta va sicuramente a gusti, ma l’eau de toilette è sicuramente il più venduto e quello a cui tutti si riferiscono quando vogliono comprare un profumo.
Oggi vanno molto di moda anche le acque profumate, perché fresche e leggere. Il profumo deve farci stare bene, è un vezzo, per cui per scegliere quello che si addice più a voi dovete solo provare e capire cosa fa più a caso vostro in questo momento.
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