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La Retinaldeide, la versione più efficace del Retinolo

da | 28 Set 2023 | Blog

La Retinaldeide, detta anche Retinal, è la variante più efficace ma purtroppo meno conosciuta del retinolo.

Il Retinolo è senza dubbio l’ingrediente più conosciuto quando si parla di Skincare ed è un po’ considerata la superstar della Skincare quando si parla di anti-aging. Il retinolo è senza dubbio un ottimo ingrediente e la sua fama è dovuta al fatto che in effetti i retinoidi sono ingredienti utilissimi e molto efficaci che vengono utilizzati non solo in cosmetica ma anche in campo farmaceutico.

Il Retinolo è un derivato della Vitamina A che può essere utilizzato in cosmetica, ed è certamente la forma di Vitamina A più conosciuta, ma ancora poche persone conoscono la Retinaldeide che è una forma di Vitamina A 10 volte più efficace del retinolo e che si pone a metà strada tra l’acido retinoico, la forma più pura della Vitamina A (che però si trova solo nei farmaci) e il retinolo. 

Il fatto che sia poco conosciuta deriva probabilmente dal suo costo, più elevato di quello del retinolo e dal fatto che è molto instabile, così come lo è il Retinolo, ma se per il Retinolo l’industria cosmetica aveva trovato modi per renderlo più stabile e quindi per riuscire a mantenerlo efficace nel tempo, per la retinaldeide le cose sembravano più difficili. Diciamo che dopo tutto la retinaldeide è stata fino almeno ad ora un attivo decisamente di nicchia rispetto al retinolo.

La Retinaldeide essendo più efficace del Retinolo potenzialmente potrebbe irritare più facilmente la pelle, ma alcuni tipi di incapsulazione e alcune tecniche formulative possono rendere la retinaldeide adatta anche alle pelli sensibili. Quindi, prima di dire che la retinaldeide non fa per voi, guardate bene le caratteristiche del prodotto che volete acquistare. Potreste scoprire che alcuni prodotti con retinaldeide sono in realtà molto meglio tollerati di altri con retinolo.

Infatti sono molto orgogliosa di aver creato due prodotti con retinaldeide che hanno brillantemente superato il test su pelli sensibili condotto sotto il controllo di un dermatologo e uno di questi è anche oftalmologicamente testato ed adatto per l’uso sul contorno occhi e sul contorno labbra.

La Retinaldeide è il diretto precursore dell’acido retinoico, la forma pura e attiva della Vitamina A, che però si trova solo all’interno di farmaci e non è esente da contro-indicazioni. La principale differenza con il retinolo è che quando applicate del retinolo sulla pelle, prima si dovrà trasformare in retinaldeide, per poi trasformarsi in acido retinoico (a quel punto sarà attivo ed efficace). Utilizzando direttamente la retinaldeide si parte già da uno step successivo e per questo risulta 10 volte più efficace, perchè ad ogni trasformazione si perde di “potenza”.

La retinaldeide è l’unico ingrediente cosmetico della sua famiglia ad avere un’efficacia dimostrata. Per il retinolo ad esempio, ci sono delle ricerche che ne confermano l’efficacia, ma sono di scarsa qualità e per questo, se il retinolo viene definito a livello scientifico come una sostanza dall’attività promettente sulle rughe, ecco, la retinaldeide questa cosa l’ha ampiamente dimostrata. Lo so, questa cosa ha scioccato pure me quando sono andata a leggermi per bene la letteratura scientifica.

Inoltre la retinaldeide, a dispetto dell’acido retinoico (treinoina), risulta ben tollerato e le dermatiti irritative correlate al suo uso sono infrequenti.

Le attività della retinaldeide

Ha dimostrato di essere efficace nel migliorare sia le rughe sottili che quelle profonde e lo ha fatto con studi meglio fatti e più corposi rispetto al retinolo e ai suoi derivati. 

E’ efficace già a bassissime concentrazioni, infatti allo 0,05% è già efficace e ben tollerata, tanto da poter esser utilizzata per lunghi periodi e in zone sensibili come ad esempio il contorno occhi.

Alcuni studi hanno comparato l’efficacia della retinaldeide allo 0,05% con la tretinoina (acido retinoico) sempre allo 0,05%, e hanno notato come siano efficaci allo stesso modo nel ridurre le rughe e più efficaci del retinolo. La retinaldeide però risulta molto meno irritante dell’acido retinico.

Allo 0,05% così come allo 0,1% la retinaldeide è efficace nel migliorare l’idratazione cutanea e nel diminuire la TEWL (Trans Epidermal Water loss), migliorando al contempo la texture della pelle, le rughe, anche le cosiddette zampe di gallina. Solo allo 0,1% ha però dimostrato di agire sulle macchie.

Già allo 0,05% applicata giornalmente è utile per le pelli acneiche perchè riesce a ridurre la presenza del Cutibacterium Acne che è il principale microrganismo che provoca l’acne. Questa attività non è stata riscontrata però nel Retinolo. La retinaldeide è stata utilizzata per l’acne anche allo 0,1% in combinazione con acido glicolico e altre sostanze che si usano nei farmaci. I retinoidi poi regolando la cheratinizzazione e il turnover cellulare aiutano a ridurre la formazione di punti neri e comedoni.

Allo 0,5% (percentuale che non troverete in un cosmetico) ha dimostrato di essere efficace al pari dell’acido retinoico allo 0,1%.

La retinaldeide ha dimostrato di poter essere utilizzata anche da chi soffre di rosacea, e di riuscire a migliorare i rossori e la condizione dei capillari nel lungo periodo.

In alcuni piccoli test si è visto che l’uso prolungato di retinaldeide non solo non rende la pelle più suscettibile al sole, non provocando danni attinici, ma la retinaldeide è riuscita al contrario far scomparire delle cheratosi attiniche dopo anni di utilizzo. Le cheratosi attiniche delle forme pre-cancerose causate dall’esposizione al sole che possono trasformarsi in tumori della pelle come il carcinoma spinocellulare. Sì , certo, ci sono voluti tra i 3 e 6 anni di utilizzo e ovviamente, con questo non vi sto dicendo che la retinaldeide è il modo più veloce né il migliore per curare le cheratosi attiniche, ma quello che si può dedurre è che in realtà, non è un male utilizzare la retinaldeide per lunghi periodi (anni e anni) e anzi con il tempo può aiutarci a ridurre non solo le rughe e le macchie ma anche altri danni solari, ben peggiori e pericolosi.

Retinaldeide e SymSitive: l’accoppiata vincente

Nella nostra pelle ci sono davvero moltissimi recettori che servono per inviare una serie di segnali alla nostra pelle, servono ad esempio per farci sapere che stiamo toccando qualcosa di freddo o di caldo e dunque ci fanno agire di conseguenza, per evitare di scottarci. Uno di questi recettori si chiama TRPV1 ed è un recettore che si attiva quando veniamo in  contatto con qualcosa di irritante come la capsaicina che è contenuta nel peperoncino. Si è visto che questo recettore però si attiva anche quando utilizziamo i retinoidi e sono dunque i responsabili della sensazione di irritazione che spesso è collegata al loro uso. Per questo motivo se si utilizzano delle particolari sostanze che vanno a spegnere o quanto meno ridurre i segnali inviati dai recettori TRPV1 si va a ridurre o eliminare l’ipersensibilità data dai retinoidi. Tra questi ingredienti vi è 4-t-Butylcyclohexanol conosciuto anche con il nome commerciale SymSitive che agiisce rapidamente (entro 3 minuti dall’applicazione) proprio su questi recettori, appare perfetto per rendere più piacevole l’uso di un retinoide. Per questo motivo l’ho inserito all’interno dei miei prodotti con retinaldeide. In modo da renderli adatti anche alle pelli sensibili.

Bibliografia:

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Creidi, P., & Humbert, P. (1999). Clinical use of topical retinaldehyde on photoaged skin. Dermatology (Basel, Switzerland), 199 Suppl 1, 49–52. https://doi.org/10.1159/000051379

Didierjean, L., Tran, C., Sorg, O., & Saurat, J. H. (1999). Biological activities of topical retinaldehyde. Dermatology (Basel, Switzerland), 199 Suppl 1, 19–24. https://doi.org/10.1159/000051373

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