C’è una frase di Coco Chanel che dice: “Se siete tristi, se avete un problema d’amore, truccatevi, mettetevi il rossetto rosso e attaccate!”.
Pensate anche voi che un po’ di rossetto o di trucco possa aggiustare una “Giornata-No”?
Beh, un po’ lo può fare, anzi probabilmente il MakeUp può fare molto di più di quel che si possa credere.
da dove nasce il bisogno del Makeup
Prima di tutto dobbiamo pensare che il MakeUp non è affatto qualcosa di moderno e recente, ma in realtà è stato utilizzato praticamente da sempre nella storia dell’Umanità. Una motivazione per questo interesse millenario ci dovrà pur essere dopotutto. Nulla succede mai per caso.
La pelle è il nostro confine con il mondo, il punto in cui noi entriamo in contatto con il mondo esterno. Attraverso il tatto entriamo in contatto e “sentiamo” il mondo, e gli altri di noi vedono principalmente la nostra pelle (anche occhi, capelli, denti e se fate la linguaccia si vede pure la lingua!).
La nostra pelle è quindi il nostro principale mezzo di comunicazione con gli altri. Una sorta di cartellone pubblicitario che racconta agli altri di noi. Dipingerla e adornarla è stata per questo fin dall’antichità un modo per comunicare con gli altri. Basta pensare agli indiani d’America che si dipingevano la faccia per indicare sia la loro appartenenza a una determinata tribù sia il ruolo all’interno di essa. In India da sempre le donne hanno comunicato agli altri il fatto di essere sposate dipingendosi un pallino rosso sulla fronte.
Non è certo un caso che le labbra e gli occhi siano ancora oggi le parti che vengono truccate maggiormente. Sono entrambi due delle parti più espressive del nostro corpo, se non forse proprio le più espressive e adornarli con del MakeUp non può far altro che enfatizzarli e donargli carattere.
truccarsi è un comportamento superficiale?
Ci sono persone che pensano che truccarsi sia un comportamento superficiale. Talvolta si crede che chi si trucca sia una persona insicura, che ha bisogno di nascondersi dietro a una maschera.
In realtà possiamo anche pensare a chi si trucca come a qualcuno che decide di enfatizzare delle sue caratteristiche. Qualcuno che voglia mettere in risalto un lato di sé e del suo carattere, insomma qualcuno che stia utilizzando la sua pelle per comunicare qualcosa.
Chi non si trucca non comunica?
Quindi se chi si trucca vuol comunicare qualcosa, chi non si trucca non comunica nulla?
Una delle prime regole della comunicazione dice che non si può non comunicare (primo assioma di Paul Watzlawick della scuola di Palo Alto); infatti anche chi decide di non truccarsi, non presentarsi con i capelli acconciati a puntino sta comunque comunicando qualcosa.
Magari un look acqua e sapone, oppure che è sciatto e non ha voglia di curarsi di sé o ancora che è una neo-mamma e non riesce a star dietro ai mille impegni della sua nuova vita.
E’ bene far attenzione al fatto che “lasciarsi andare” e non curarsi potrebbe essere il campanello di allarme di una depressione. Per cui bisogna sempre rimanere all’erta su quello che i nostri comportamenti possono comunicare a gli altri, ma anche a noi stessi.
Donne e uomini: rapporto con il Makeup
Ovviamente il trucco non è qualcosa che interessa solo le donne e c’è qualche uomo che per cultura o inclinazione personale ne fa utilizzo, ma non possiamo nascondere che quando si parla di make-up di solito si pensa all’universo femminile.
Il trucco può aiutare una donna a migliorare la consapevolezza della sua femmilità, la può aiutare a farla sentire più donna e più a suo agio con se stessa.
E’ riduttivo e forse anche un po’ retrogrado pensare che una donna si trucchi solo per far piacere a un uomo o con l’esplicito intento di risvegliare negli uomini desideri particolari. Questi sono retaggi di un mondo maschilista che sarebbe meglio cancellare.
La voglia di truccarsi è quindi una sana e lecita espressione della voglia di piacere prima di tutto a se stessi e poi agli altri.
giocare con il makeup
Il bello di poter giocare con il trucco fa sì che si possa di volta in volta enfatizzare caratteristiche e lati diversi di noi. Si può comunicare dolcezza, aggressività, sensualità, semplicità (un trucco acqua e sapone), determinazione: insomma può essere un modo per sottolineare il nostro mood del momento.
Finchè può aiutarci a sentirci più forti e sicure quando ne abbiamo bisogno (magari utilizzando il famoso tocco di rosso sulle labbra) o più delicate e morbide utilizzando dei colori più soft o pastello, ben venga; potrà di sicuro portare benessere psichico e questo di sicuro male non fa.
D’altra parte ogni cosa può avere il rovescio della medaglia e può succedere che non si riesca più ad accettarsi senza trucco.
Ricordo una ragazza ai tempi dell’università che mi raccontava di non essersi mai fatta vedere dal proprio fidanzato senza trucco. Andava a letto con lui truccata e la mattina schizzava in bagno prima di lui per ritoccarsi il trucco prima che lui la vedesse. Questo è un comportamento fin troppo esagerato che deve farci riflettere.
Parimenti una persona eccessivamente insicura potrebbe cercare di crearsi una maschera attorno per difendersi e nascondersi dalla realtà. Magari utilizzando un trucco eccessivo ed esagerato, che potrebbe addirittura renderla ridicola agli occhi degli altri. Anche questo tipo di comportamento dovrebbe accendere un campanello d’allarme sia alla persona stessa sia in chi gli sta vicino.
Il trucco può al pari di tante altre cose diventare una dipendenza e le dipendenze vanno sempre guardate con sospetto.
Finchè è una sana abitudine che ci aiuta ad accettarci, valorizzarci e stare meglio con noi stessi ben venga. Ma domandiamoci se non ci stia dicendo che da qualche parte, all’interno di noi è arrivato il momento di raddrizzare un attimo il tiro.
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immagini: unsplash.com
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