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Neurocosmesi e Avena: un Ingrediente contro il Prurito

da | 29 Dic 2021 | Blog

Un ingrediente di sintesi, ma contenuto naturalmente nell'avena per calmare prurito e rossore: l'Hydroxyphenyl Propamidobenzoic Acid

L’ingrediente di cui voglio parlarvi oggi rientra un po’ nel campo della neurocosmesi, branca della cosmesi che viene spesso confusa con la psico-cosmesi. Sapete di cosa stiamo parlando?

Psico-cosmesi

Si parla di psico-cosmesi quando ci si interroga su come un cosmetico possa in modo soggettivo agire sulla nostra mente. Tipo quando sentiamo un profumo che ci sembra rilassante o perché no, energizzante, quando l’applicazione e l’uso di un cosmetico interagisce in qualche modo con la nostra psiche e il nostro umore, facendo sì che in qualche modo il nostro cervello rilasci serotonina o dopamina regalandoci una sensazione di benessere o piacere.

Neuro-cosmesi

Quando si parla di neurocosmesi invece, si intende qualcosa di molto diverso. La nostra pelle è ricca di neurotrasmettitori che portano segnali importantissimi al nostro cervello e al nostro sistema nervoso. Ci avvisano quando sentiamo caldo o freddo, se c’è qualcosa che provoca prurito, bruciore. Le persone con la pelle sensibile pare che siano più sensibili rispetto ad altre a certi segnali. Il fatto di ricevere queste informazioni è molto importante perché altrimenti potremmo rischiare di tenere la mano ferma sopra una fiamma perché non sentiamo la sensazione di bruciore, d’altra parte a volte può essere controproducente perché il prurito ci stimola a grattarci e grattarci troppo può acuire il problema che avevamo alla pelle, peggiorandolo, invece di risolverlo.

Ci sono due tipi di prurito, uno più acuto e che passa dopo qualche giorno (magari dovuto al morso di un insetto, a una reazione allergica…), e poi c’è un prurito definito cronico perché dura parecchie settimane. Di solito questo avviene su pelli delicate e secche. Il prurito poi ci spinge a grattarci e questo peggiora le cose, ci possiamo provocare escoriazioni o possiamo spingere la nostra pelle a diventare più spessa dove continuiamo a grattarci proprio per proteggerci dai continui attacchi che le procuriamo.

I neurocosmetici sono proprio questo, cosmetici che contengono sostanze in grado di agire in qualche modo sui nostri neurotrasmettitori, bloccando in qualche modo i segnali che inviano.

La loro azione è molto importante, pensate che il 79% delle persone che ha dermatiti atopiche, eczema, psoriasi avverte il prurito ogni giorno, così come il 70% di chi ha l’acne.

Non c’è un motivo unico per cui sentiamo prudere la nostra pelle, può esser dovuto infatti, sia a fattori interni che a fattori esterni.

Fattori esterni

stress, inquinamento, l’uso di ceretta o di rasoio, una detersione eccessiva o al contrario poco accurata, peeling, tinte…

fattori interni

pelle secca, eczema, allergia, diabete, morsi di insetti, sebo ossidato.

La sensazione di prurito nasce dall’attivazione dei recettori H1 che fanno in modo che vengano rilasciate istamine che attivano le nostre terminazioni nervose e così avviene l’attivazione di alcuni recettori (NK1) e viene rilasciata la cosiddetta sostanza P.

Vi siete persi? Tutto normale, ma l’importante è che abbiate capito a grandi linee come funziona la questione.

Avena e aventramidi

L’avena è utilizzata da sempre per diminuire la sensazione di prurito perché contiene delle sostanze in grado di inibire i recettori che stimolano la sensazione di prurito.

neurocosmesi prurito

Il merito è delle Aventramidi, dei polifenoli che si trovano solo nell’avena e che sono appunto in grado di diminuire la sensazione di prurito.

Ovviamente affinchè queste sostanze possano essere efficaci sulla pelle c’è bisogno che la concentrazione di aventramidi sia elevata, soprattutto nel caso in cui si sia di fronte a un prurito cronico. Gli estratti naturali di avena contengono, è vero le aventramidi, ma in concentrazioni poco elevate e questo fa in modo che possano essere non molto efficaci sulla pelle.

Per questo hanno pensato che delle aventramidi prodotte per sintesi potessero essere utilizzate in concentrazioni maggiori, portando quindi maggiori benefici alla pelle.

La ricerca per trovare la molecola più adatta da poter sintetizzare è stata abbastanza lunga. È cominciata nel 1998 e questo ha portato a studiare 40 tipi diversi di aventramidi, prima di isolare la Dihydroavenanthramide D, quella che poi è diventata nel 2006 un ingrediente cosmetico a tutti gli effetti.

Questa particolare aventramide è risultata la migliore un po’ per la sua efficacia e un po’ per la sua stabilità.

A cosa serve

Riduce il rilascio di istamine, che fungono da marker per far partire lo stimolo del prurito sulla nostra pelle.

Riduce in 30 minuti lo stimolo del prurito sulla pelle, riduce immediatamente il rossore dovuto al prurito e in due settimane riduce i sintomi collegati al prurito stesso (tutti questi test sono stati condotti in vivo in doppio cieco). Inoltre, riduce immediatamente il prurito sul cuoio capelluto in 30 minuti, il prurito diminuisce in generale in 5 giorni e riduce il prurito dovuto alla forfora il 42 giorni (test in vivo). Si è dimostrato, ma solo con test in vitro al momento, di agire come antiossidante essendo in grado di contrastare i radicali liberi facendoli diminuire del 50% con una dose di 0,015%.

Sapete che sono fissata con gli attivi che riescono a rimanere sulla pelle una volta risciacquati. Ebbene, questo ingredienti è uno di quelli che ha un alto fattore di ritenzione, ovvero riesce a rimanere sulla pelle anche dopo il risciacquo e questo lo rende utile anche negli shampoo o nei detergenti.

Se volete scovarlo nella lista ingredienti sappiate che è il suo nome INCI è: Hydroxyphenyl Propamidobenzoic Acid. Questo è l’ingrediente attivo, ma come spesso succede, quando si compra la materia prima è accompagnata da altre sostanze, che in questo caso sono Butylene Glycol, Pentylene Glycol. A voi interessa questa informazione? Ni, sappiate solo che probabilmente troverete anche loro da qualche parte nella lista ingredienti e io vi ho spiegato il perché. Per quanto a me piaccia parlare degli ingredienti con il loro nome INCI, questa sostanza, essendo stata studiata da un’azienda in particolare, è conosciuta con il suo nome commerciale SymCalmin (in effetti già il nome è un programma).

Quindi potrebbe essere che qualche azienda utilizzi il suo nome commerciale quando illustra gli ingredienti contenuti in un determinato prodotto.

Conclusioni

Ecco a voi il Hydroxyphenyl Propamidobenzoic Acid, un ingrediente sintetico, ma identico a una sostanza presente in natura nell’avena, in grado di agire sui nostri neurotrasmettitori per lenire le pelli più problematiche in un modo decisamente molto particolare. Spero di aver instillato in voi la voglia di provare il suo effetto sulla vostra pelle.

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