Amylopectin e Amylose sono due ingredienti naturali che derivano dal frutto di una pianta molto conosciuta in Brasile: il Babassu.
La palma di Babassu si chiama Attalea Speciosa ed è originaria della foresta Amazzonica del Brasile.
Il suo olio è simile a quello delle noci di Cocco e spesso viene utilizzato in modo simile.
L’olio viene estratto dai suoi semi ed è molto utilizzato in cosmesi, ma anche in campo alimentare. Dalla polpa del suo frutto si ricava della farina, molto usata nella cucina brasiliana. Le foglie invece vengono usate per fare la copertura dei tetti o per riempire i materassi. Insomma, il Babassu è un po’ come il maiale, non si butta via niente.
Dal mesocarpo del frutto del Babassu si ricavano delle polveri che vengono chiamate Amylopectin e Amylose.
Si prestano molto bene a tantissimi prodotti. Si possono usare come “polvere” all’interno di prodotti di makeup in polvere, compatti o non, poco importa, ma si usa spessissimo anche in gel e in creme.
Sono perfetti per tutti quei prodotti pensati per la pelle grassa perché è in grado di assorbire l’unto, l’olio e quindi, il sebo. Un prodotto che li contiene riesce a dare alla pelle un finish matte e evita l’odiosissima pelle lucida durante la giornata.
Il loro effetto matte è molto delicato e questo fa in modo che si possa ottenere un finish molto naturale.
All’interno di creme o gel migliorano la sensorialità del prodotto, rendono il cosmetico più bianco, più soffice, ne migliorano la scorrevolezza, diminuisce l’appiccicosità.
Le creme che li contengono hanno grazie a loro un finish molto vellutato, e riesce a dare una sensazione di morbidezza simile a quella che si ottiene con polveri sintetiche texturizzanti. E si sa, certe texture sono davvero difficili da ottenere con ingredienti naturali.
Questi ingredienti vengono spesso utilizzati anche nelle creme solari, per migliorarne la texture, che a volte risulta appiccicosa per via dei filtri solari (che sono sempre molto complicati da gestire nelle formulazioni).
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