Parlando di creme, alla domanda perché bisogna spalmarsene una, la risposta più ovvia sarà: per nutrire la pelle!
E probabilmente tutti gli interrogati sapranno anche che una buona crema, per nutrire la pelle, deve contenere degli oli o dei burri vegetali.
Un’alternativa ai grassi vegetali possono essere, ovviamente, anche i grassi sintetici o quelli animali. Ah, perchè si usano anche dei grassi di origine Animale? L’olio di visione, tanto per citarne uno, è ormai solo il vago ricordo di una cosmetica di altri tempi, ma c’è anche la lanolina, più famosa e utilizzata, che è il prodotto delle ghiandole sebacee delle pecore. Gusti a parte, in una crema, dei grassi ci devono sempre essere.
Ma vi siete mai chiesti cosa sono e a cosa servono gli oli e burri di una crema e perché mai dovrebbero nutrire la vostra pelle? E poi: la vostra pelle ne avrà davvero bisogno?
La pelle: il miglior cosmetologo
La pelle sa come costruirsi una crema sé, meglio di qualsiasi cosmetologo di grido.
Produce acqua, squalene, paraffina, trigliceridi, cere, colesterolo e acidi grassi. Li mixa sapientemente e crea un sottilissimo film che si spande su tutta nostra pelle.
Se la pelle fosse perfetta e ne producesse sempre la quantità che serve, o se noi non esagerassimo con la detersione, non servirebbe usare nessuna crema.
Ma, per mille e più motivi (predisposizione, detersioni aggressive o ripetute, sole, freddo, vento…), la nostra pelle può non essere in grado di mantenere da sola il giusto equilibrio e usando dei grassi naturali (all’interno di una crema) possiamo aiutarla.
sebo: il grasso della nostra pelle
La pelle sana possiede quello che viene chiamato mantello idro-acido-lipidico, che tra le varie cose è composto anche dal sebo.
Sto parlando esattamente di quel sebo che odiate tanto. Quello che vi fa sentire a fine giornata unte come una confezione di patatine fritte. Lo so che cercate di sconfiggerlo ogni santa mattina, ma in realtà, se il sebo c’è, ed è stato inventato, è proprio perché a qualcosa serve (un po’ come le zanzare, un motivo per cui anche loro sono sulla Terra ci sarà pure! Quando però lo scoprite, ditemelo).
Lubrifica, idrata e ha un’azione emolliente e insieme ad altre secrezioni (il sudore ad esempio) forma un’emulsione naturale, protettiva e non occlusiva, una sorta di crema autoprodotta. Un’emulsione di ottima qualità, prodotta da nientepopodimenoche Madre Natura, e a cui tutti i produttori di creme dovrebbero inchinarsi.
Se volessimo leggere “l’INCI” del sebo sarebbe cosi: trigliceridi (35%), acidi grassi liberi (25%), cere e esteri sterolici (20%), squalene (10%), altri idrocarburi (5%), colesterolo libero (5%).
Questi ingredienti rendono il sebo filmogeno e quindi protettivo, lubrificante, antimicrobico e eudermico (quindi evita che la pelle si secchi e si desquami), emolliente e coidratante (nel senso che in combinazione diventa idratante).
Insomma, basta aggiungere dell’acqua (nel caso specifico del sudore) e otteniamo tutto quello che serve per avere un’ottima crema: il tanto rinomato film idrolipidico.
Possiamo dire quindi con assoluta sicurezza che tutto il mondo della cosmesi non fa altro che ispirarsi all’emulsione che si crea tutti i giorni sulla nostra pelle.
Per questo è buona cosa che una crema contenga ingredienti che siano il più possibile simili al sebo, per evitare allergie, per quanto possibile, e perché possa essere davvero efficace.
A cosa servono i grassi (lipidi)
Abbiamo quindi capito che una buona crema deve aiutare la pelle a ristabilire il suo corretto film idrolipidico.
E i grassi contenuti una crema devono mimare l’azione del nostro sebo.
Le funzioni che i lipidi devono svolgere, quindi, sono molte:
- Funzione Lubrificante. Se volete una crema lubrificante è necessario che ci siano molti lipidi, e per fare penetrare meglio una crema è buona norma massaggiare bene la pelle. In queste creme è buona norma che ci siano grassi sebo-simili (squalene e trigliceridi) e non grassi minerali come la vaselina, che costa poco ed è sicura, ma è anche poco eudermica (simile alla pelle).
- Funzione emolliente e restitutiva. Si parla sempre di creme emollienti in grado di “nutrire” la nostra pelle, ma visto che la pelle non mangia, il termine più giusto dovrebbe essere “restitutive”, ovvero che devono restituire alla pelle qualcosa di sebo-simile. La funzione restitutiva è un concetto più ampio di quello di emollienza, perché è data da tutte quelle sostanze che compongono il sebo, come lo squalene, gli acidi grassi e tutto quello che il sebo contiene.
- Funzione riacidificante. La riacidificazione è un concetto collegato sia all’emollienza che alla “restituzione”, perché deve “restituire” degli acidi grassi insaturi, tipo l’acido linoleico. Questo aiuta la pelle a mantenere il suo giusto pH (leggermente acido) e la rende compatta e morbida.
- Funzione protettiva: aiutano a difendere la pelle dagli agenti esterni
- Funzione coibentante: aiutano a mantenere costante la temperatura della pelle, facendo da barriera al freddo. certo non fa da barriera quanto il grasso di foca, ma che ci volete fare, qualcosa lo fa comunque.
conclusioni
La nostra pelle si protegge naturalmente grazie al film idrolipidico che si autoproduce. Le creme devono essere il più simili ad esso per poter nutrire la nostra pelle e per essere il più rispettose possibile.
Mettersi una crema ricca di oli, burri e cere che aiutino la pelle a ritrovare il suo equilibrio, è una scelta saggia, se si vuole mantenere una pelle bella e sana.
CREDITS:
immagini: unsplash.com
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