Sono certa che conosciate il Pantenolo anche come provitamina B5. Si chiama provitamina perché è l’alcol corrispondente alla Vitamina B5, l’acido pantotenico.
La Vitamina B5 è super importante, anzi è strategica per la nostra pelle e i nostri tessuti.
Senza tediarvi con la Biochimica, anche perché non mi sembra il caso, nel piccolo angolo della Bio-Chimica spiccia, volevo dirvi che il Coenzima A (per gli amici CoA) lo contiene. Vi starete chiedendo cosa ce ne facciamo del Coenzima A?
Questo tale CoA è un fattore stra-super-mega indispensabile per un sacco di reazioni biochimiche che coinvolgono il metabolismo di proteine, carboidrati e grassi. Cose da nulla insomma.
Cosa succede se abbiamo poco acido pantotenico/Vitamina B5? Possiamo avere una pelle irritata, disturbi sistemici vari e anche perdita di colore dei peli/capelli. Insomma, meglio averne quel che serve, che è meglio!
Il Pantenolo nei cosmetici
Nei cosmetici si trova il Pantenolo, la provitamina, che una volta applicato viene metabolizzato nell’acido corrispondente nella pelle. Perfetto, proprio quello che ci serve!
A cosa serve il Pantenolo sulla pelle?
E’ certamente un ottimo idratante (diminuisce la TEWL, ovvero la perdita di acqua da parte della pelle) e per questo svolge quello che viene definito: effetto “barriera”. E’ lenitivo e riparativo sia per la pelle ma anche per le mucose. Dulcis in fundo, stimola la pelle a proliferare un sacco.
Data la sua efficacia comprovata (qui non siamo di fronte a un ingrediente con due ricerche in croce, ma siamo di fronte a un ingrediente che mette d’accordo il consenso scientifico), si usa anche come coadiuvante nei casi ci si trovi di fronte a una pelle fortemente danneggiata. Perché riesce a riequilibrarla e aiutarla ad auto-ripararsi.
Fate conto che dal 1984 è stato incluso dalla FDA (Food and Drug) Americana, nell’elenco dei farmaci OTC (da banco). Insomma, diciamocelo, un attivo da poco.
Voi vi starete chiedendo perché lo si associ ai prodotti per capelli e non a quelli per il viso o per il corpo. Mi dispiace, ma non so proprio rispondervi. Qualcuno si deve essere innamorato di questo ingrediente, tanto da dedicarci un’intera linea per capelli e pochi altri se non nessuno ha deciso di pubblicizzarlo nei loro prodotti di skin-care. Misteri del Marketing.
Azione condizionante
Il Pantenolo può essere usato come condizionante. Come sapete e se non lo sapete leggete questo mio articolo, i capelli hanno bisogno di essere condizionati in qualche modo, per non risultare crespi e svolazzanti dopo lo shampoo. Per far questo si può usare un prodotto, come il balsamo, una maschera per capelli che ha al suo interno degli ingredienti “condizionanti”.
Allo stesso modo si possono inserire degli ingredienti condizionanti negli shampoo, ma anche in prodotti per la detersione del viso o della pelle in genere.
Nei prodotti per capelli si otterrà una diminuzione dell’effetto “fly away”, l’effetto capelli di Einstein. I capelli saranno più pettinabili, morbidi e disciplinati.
Nei prodotti per la pelle invece la pelle sarà più morbida e si sentirà meno quell’effetto “pelle che tira” tipica dei detergenti.
Quanto può rimanere e penetrare nella pelle
In una ricerca del 1999 si è fatto uno studio in Vitro per capire come si comportavano la Vitamina E e il Pantenolo sulla pelle. Ovvero, volevano capire come variava la loro capacità di penetrare nella pelle all’interno di formulazioni diverse.
Perché il veicolo in cui si mette un attivo può davvero fare la differenza. 1+1 in chimica non fa sempre 2. Può fare 1, 3 o tantissimi altri numeri.
Sono andati a confrontare due tipologie di creme diverse, una con la maggioranza di oli/grassi, rispetto all’acqua e l’altra con più acqua che oli/grassi. Giusto perché lo sappiate, nella seconda tipologia ricadono la maggioranza delle creme.
Oltre a queste due creme si è andato a vedere come queste due Vitamine potessero rimanere sulla pelle quando applicate all’interno di un detergente (in questo caso un doccia schiuma). Perché come potete immaginare le cose cambiano parecchio quando un attivo non rimane sulla pelle ma viene risciacquato dopo una manciata di secondi o qualche minuto.
Bene, la penetrazione è risultata migliore sulle creme rispetto al doccia schiuma, ma questo è scontato, visto che, come dicevamo prima, un doccia schiuma rimane poco sulla pelle, prima di venire risciacquato, mentre una crema ce la teniamo addosso fino a quando non ci laviamo nuovamente.
Per quanto riguarda le creme, quelle a base acquosa veicolano meglio queste le vitamine. In generale però, il Pantenolo penetra maggiormente rispetto alla Vitamina E.
Per quanto riguarda invece il doccia-schiuma, il Pantenolo ha dimostrato di rimanere di più sulla pelle dopo il lavaggio e quindi di riuscire a penetrare maggiormente rispetto alla Vitamina E. Dimostrandosi un ingrediente più adatto nei prodotti a risciacquo rispetto alla Vitamina E.
Come al solito, anche questa ricerca ci dimostra che formulare un prodotto, non è mai la banale somma degli ingredienti. Capire come veicolarli nel modo giusto unisce scienza e arte, senza dubbio.
Percentuali di utilizzo del Pantenolo
Di solito lo si usa a basse concentrazioni (tra lo 0,1% e l’1%), anche perché è già attivo a bassi dosaggi. Non che a percentuali più alte faccia male, anzi, è un ingrediente considerato sicuro, però già a percentuali pari al 2% fa diventare appiccicosi i cosmetici, e questo sarebbe poco piacevole.
Ad ogni modo, secondo una ricerca del 2011, un 1% di Pantenolo si è dimostrato sufficiente per migliorare la funzione barriera della pelle. Questo è sicuramente molto importante, perché la disidratazione della pelle impatta tantissimo sull’insorgenza di problematiche della pelle, e noi vogliamo che la nostra si mantenga prima di tutto sana e non solo bella (se è sana, la bellezza sarà solo una piacevole conseguenza).
Vi devo dire una cosa importante. Sapete come si a far in modo che un cosmetico funzioni? Bisogna metterlo!
Sembra scontato, ma spesso si utilizzano i cosmetici non in modo continuativo e questo fa sì che non si possa apprezzare l’effetto di quel cosmetico, semplicemente perché non gli si è dato il tempo per agire.
Tutto e subito, si ottiene davvero raramente. Per questo la texture di un cosmetico è importante. Un cosmetico che ci piace applicare, avrà più possibilità di essere messo in modo continuativo. In automatico potrà farvi vedere la sua efficacia. Se dimenticate un prodotto nell’armadietto, potrà far poco o nulla alla vostra pelle. Dovete metterlo con costanza per poterlo valutare davvero.
Conclusioni
Il Pantenolo è una provitamina in grado di trasformarsi in Vitamina B5 sulla nostra pelle.
E’ idratante, lenitivo e riparativo non solo per la pelle, ma anche per le mucose. Aiuta la pelle a rigenerarsi.
Si adatta benissimo alle creme, ma anche ai prodotti che vengono risciacquati, dato è uno di quei pochi ingredienti che riesce a rimanere “aggrappato” alla pelle anche dopo il risciacquo. Per questo si usa come condizionante all’interno di shampoo, balsami e altri prodotti per capelli.
Nei prodotti da skin-care è perfetto all’interno di creme, lozioni e altri prodotti “leave-on”, ma anche nei detergenti. Perché dopo il risciacquo rimane sulla pelle, lasciandola morbida e idratata. Aiutando così a diminuire il tipico effetto della pelle che “tira” post detersione.
Biografia:
Skin moisturizing effects of panthenol-based formulations FLÁVIO B. CAMARGO, Jr., LORENA R. GASPAR, and PATRÍCIA M. B. G. MAIA CAMPOS, J. Cosmet. Sci., 62, 361–369 ( July/August 2011)
Pittermann, W. & SCHMITT, M. & Kietzmann, Manfred. (1999). Skin penetration properties of cosmetic formulations using a perfused bovine udder model. J Cosmet Sci. 50.
CREDITS:
immagini: unsplash.com, gif: giphy.com
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