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Pelle Grassa: i Sebo-normalizzanti

da | 1 Apr 2022 | Blog | 0 commenti

Gli ingredienti sebo-normalizzanti sono una delle famiglie di ingredienti cosmetici utili per la pelle grassa e a tendenza acneica. Scopriamo insieme come combattere punti bianchi…

 

La pelle grassa è un incubo abbastanza ricorrente.

Per cercare di migliorare la situazione in questi casi si può agire in più modi. Un ingrediente che amo è senza dubbio l’acido salicilico, a cui ho già dedicato un articolo che vi lascio a questo link. D’altra parte ci sono molti altri ingredienti che possono aiutarci a contrastare pori dilatati, comedoni e la tendenza acneica tipica di una pelle grassa. 

La strategia migliore per risolvere un “problema” di pelle è senza dubbio quella di accerchiare il problema da più fronti, e in questo caso trovare prodotti o una routine che comprenda attivi che agiscono in modi diversi, in modo che ognuno possa contribuire al meglio alla causa.

Gli ingredienti utilizzati in caso di pelle grassa sono molti e forse destreggiarsi in questi casi è difficile. Voglio presentarveli dividendoli a seconda del meccanismo d’azione che hanno.

Ci sono i sebonormalizzanti, i cheratolitici, gli antibatterici e infine gli opacizzanti e sebo-assorbenti.

Raccontarveli tutti insieme sarebbe un gran disastro, sarebbe come cercare di mangiarsi un elefante intero, si finirebbe per morire di indigestione.

Però questo elefante lo possiamo mangiare. Mangiandone una fetta alla volta.

Abbiate pazienza in questo articolo parleremo di sebonormalizzanti, invece se volete sapere di più di cheratolitici, antibatterici e opacizzanti cliccate qui.

Cominciamo.

elefente da maniare una fetta alla volta

ingredienti Sebonormalizzanti

Oggi è il turno degli ingredienti sebonormalizzanti, ovvero quegli ingredienti cosmetici che sono in grado regolarizzare la produzione di sebo, rendendola diciamo “normale”.

niacinamide 

La Niacinamide o vitamina B3 o PP è un ingrediente ben conosciuto all’interno della letteratura scientifica da tempo, oggi diventato molto di moda ma solo qualche anno fa era praticamente sconosciuto. A questo ingrediente dalle mille proprietà ho dedicato un articolo quando ancora non era di moda, e ve lo lascio a questo link.

Ciò che posso dirvi in poche righe è che il suo uso in letteratura è consigliato tra il 2% e il 5% (usare un prodotto che ne contiene il 10% non garantisce una maggior efficacia ma un più alto rischio di irritazioni), e a percentuali comprese tra il 3% e il 4% ha attività seboregolatoria. Importante però sapere che minimizza i pori e tra il 4% r il 5% agisce sulle macchie (anche quelle post- infiammatorie causate dai brufoli).

zinco PCA

Lo zinco PCA, unisce i pregi di sue ingredienti, il potere idratante del PCA e le proprietà astringenti, seboregolartrici  e antiò-microbiche dello zinco. avevo fatto un approfondimento su di lui tempo fa, ve lo lascio a questo link.

Tannini 

I tannini tra i sebonormalizzanti  più famosi in circolazione. Il motivo è presto spiegato: loro reagiscono con la cheratina, fanno diventare la pelle meno permeabile, restringono i pori sia quelli sebacei sia quelli sudorali, e l’effetto di tutto ciò si traduce in una diminuzione della secrezione di sudore e sebo.

Insomma, tappano tutto ben bene.

Se vi dico di pensare ai tannini, alcolizzate come siete, sono sicura starete pensando a un bel bicchiere di vino rosso, che so un Tignanello. Sì, è vero, anche il vostro bel bicchiere di rosso è pieno di tannini,  ma in realtà sono davvero tante le piante i cui estratti sono ricchi di tannini. In cosmesi se usano parecchie, vi faccio qualche esempio:  l’agrimonia, la bardana, l’hamamelis, la betulla, la bistorta, la ratania.

I tannini sono molto utili per la pelle seborroica perché sono anche decongestionanti e hanno proprietà antinfiammatorie

Quando si parla di estratti di piante però bisogna sempre tenere in considerazione che la quantità di tannini presenti varierà da pianta e piante e da raccolto e raccolto, e quindi la sola presenza di un estratto non ci può garantire che i tannini effettivamente presenti renderanno attivo quel prodotto.

vino rosso tannini pelle grassa sebo-normalizzanti

Salvia 

La salvia, usata spesso per tenere a bada la sudorazione eccessiva, vanta anche proprietà antisettiche e purificanti. I suoi componenti fenolici controllano la secrezione sebacea perché riequilibrano la flora batterica.

Resveratrolo

Il resveratrolo oltre ad avere un nome impronunciabile, è un attivo che si usa nei prodotti anti-age, di origine naturale. Dal punto di vista botanico è una fitoalexina, ovvero una sostanza che le piante producono quando sono sottoposte a stress ( magari perché hanno a che fare con un microrganismo rompiballe, oppure perché ci sono dei fattori ambientali avversi).

Il resveratrolo però ha anche delle ottime proprietà che possono venire in aiuto in caso di acne vulgaris. Inserito come ingrediente in un gel sembra proprio che sia ottimo per ridurre la diffusione dei brufoli e brufoletti e nel ridurre le lesioni dei brufoli appena scompari.

sebo-normalizzanti pori dilatati

La resina di lentisco

La resina di lentisco non è solubile in acqua, ma c’è un astringente innovativo, un sistema liposomiale di resina di lentisco (pistacia lentiscus) che rende questo attivo solubile in acqua e quindi maggiormente utilizzabile.

La resina di lentisco è detta anche mastice di Chio, infatti in molte lingue infatti viene chiamata mastice. Fin dai tempi degli antichi è stata usata per il cavo orale, come rassodante delle gengive e per purificare l’alito, una volta la si usava come rimedio naturale astringente per via delle sue proprietà.

Messo in una crema, al 2-5%, riduce la dimensione dei pori dilatati, diminuisce la secrezione sebacea, affina la grana della pelle e contrasta la comparsa di comedoni. Contenendo oligosaccaridi, controlla la secrezione sebacea e stimola il processo di produzione di cheratinociti limitandone l’accumulo a livello dell’ostio follicolare.

Oli

Ci sono pelli che hanno magari anche una produzione di sebo eccessiva, ma anche una  qualità di sebo prodotto che non è un gran chè. Mi spiego meglio: magari è di “scarsa qualità” perché contiene troppa parte cerosa rispetto a quello oleosa, più fluida. La pelle in questo caso, più che lucida diventa opaca e “asfittica” perché questo strato di sebo denso e ceroso ingloba anche le cellule cornee sfaldate. (la pelle asfittica non esiste in nessun trattato di dermatologia, ma visto che gli pseudo guru continuano a nominarla, cito qui questo nome solo per farvi intendere in realtà cosa intendo, ma vi prego non dite mai che avete una pelle asfittica perchè è una parola priva di significato) 

Quindi anche se di primo acchito l’idea di mettersi dell’olio in faccia con una pelle già grassa di suo potrebbe sembrare un’idea malsana, in realtà, in questo caso, potrebbe avere un senso. Ovviamente non vi sto dicendo di fare “impacchi” di olio, ma semplicemente di utilizzare prodotti che nella loro composizione contengono un mix di oli che possono essere adatti a voi.

Alcuni oli vegetali, possono riequilibrare la composizione di questo sebo diventato troppo ceroso e poco oleoso. Gli oli indicati in questo caso sono: l’olio di passiflora, ricco di acido linoleico, l’olio di Sacha Inchi, una pianta peruviana, che contiene molti omega-6 e omega-3, e l’olio di semi di fico d’india.

Tra tutti gli oli adatti alle pelli grasse merita la menzione d’onore l’olio di jojoba, a cui ho dedicato un ampio articolo che vi consiglio vivamente di leggere.

 

sebo-normalizzanti pelle grassa

conclusioni

Per ora chiudiamo qui questa prima carrellata di ingredienti attivi utili per la pelle grassa. Provate a vedere se tra questi ce n’è uno che potrebbe fare al caso vostro. Prometto però di continuare questo viaggio nel mondo degli attivi indicati per pelle grassa e a tendenza acneica, perché so che è un argomento che vi sta molto a cuore.


CREDITS:

immagini: unsplash.com | Tutte le Gif: giphy.com |
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