Conoscete gli effetti della glicazione sulla pelle? Immagino di no.
Avete sentito parlare della reazione di Maillard? E’ la responsabile dell’imbrunimento della superficie di una bistecca che cuoce sulla piastra, ne avevamo parlato quando vi ho spiegato come funzionano gli auto-abbronzanti, in particolare il DHA.
La glicazione, conosciuta anche come reazione di Maillard, è una reazione che avviene tra lo zucchero (il glucosio) e le proteine, come ad esempio i residui di collagene. Questa reazione non avviene solo quando cuciamo una bistecca, o quando ci spalmiamo addosso un auto-abbronzante, ma avviene anche all’interno del nostro corpo, eh sì, perché il nostro corpo è una fabbrica di reazioni chimiche che avvengono incessantemente e la glicazione è una di queste.
La glicazione porta le proteine a modificarsi e a trasformarsi in delle cose chiamate AGEs (Advanced Glycation End product).
Gli AGEs sono proteine dette crosslinkate che proprio perché hanno perso la loro forma e non riescono più a svolgere i compiti che svolgevano prima, insomma la glicazione trasforma le proteine in proteine inutili. Qui sotto vi ho messo un disegno in cui potete capire meglio cosa siano le proteine crosslinkate.
in Eh sì, gli AGEs sono tossici per le nostre cellule e la presenza di collagene (che è una proteina) crosslinkato porta la pelle a diventare meno elastica e, indovinate un po’, questo porta alla formazione di rughe.
Beh, che si formino AGEs è normale e il nostro corpo non sta certo lì a pettinare le bambole e per questo ha creato un sistema di difesa che lo aiuta ad eliminarli, i nostri eroi in questo caso sono gli antiossidanti e alcune attività enzimatiche (Wu X, Monnier VM. Enzymatic deglycation of proteins. Arch Biochem Biophys. 2003 Nov 1;419(1):16-24. doi: 10.1016/j.abb.2003.08.011. PMID: 14568004.). Ma, e purtroppo c’è sempre un ma, quando questi AGEs diventano troppi il nostro sistema di difesa interno inizia a fare cilecca, si crea dello stress ossidativo e la nostra pelle inizia ad invecchiare precocemente. Pensate che è stato calcolato che circa il 40%/50% dello skin aging è causato proprio dal fenomeno della glicazione, quindi andare a intervenire ed aiutare la pelle che non ce la fa più a rimanere in pari con l’eliminazione di AGEs è senza dubbio una buona idea.
Sono stati studiati e sviluppati una seria di antiossidanti e agenti anti-glicazione per combattere questo stress ossidativo e minimizzare l’azione degli AGEs e la Carnosina, molecola di cui parleremo oggi, sembra proprio essere una molecola adatta allo scopo.
La Carnosina è un di-peptide presente naturalmente nel nostro corpo, nel caso vi interessasse, la sua catena di amminoacidi è la seguente (β–alanyl-L-histidine). E’ davvero multitasking e agisce sia come antiossidante che come agente anti-glicazione (Carnosine: A Versatile Antioxidant and Antiglycating Agent, V. Prakash Reddy, Matthew R. Garrett, George Perry, and Mark A. Smith 2005).
Sebbene la struttura della carnosina sia semplice ancora non si conosce esattamente il meccanismo del suo funzionamento, ma si sa che è in grado di mitigare i danni che fanno i ROS (i radicali liberi). I ROS sono responsabili di danni epigenetici al DNA delle nostre cellule.
Sapete cos’è l’epigenenetica? E’ una branca abbastanza recente della scienza che studia i cambiamenti epigenetici sul nostro DNA. Sì, perché il nostro DNA non è immutabile ma viene un po’ modificato da dei fattori esterni e i ROS (radicali liberi) possono in effetti modificare il nostro DNA creando così dei danni che portano a variazioni dell’espressione genica senza però alterare la sequenza del nostro DNA.
Visto che copiare ciò che fa di buono la natura non è mai una cattiva idea è stato studiato un di-peptide del tutto identico alla Carnosine che troviamo naturalmente nel nostro corpo, ma creato sinteticamente, per poter aiutare la nostra pelle a proteggersi da questo genere di danni.
cosa fa la Carnosina in un cosmetico
Interviene sia come agente anti-glicazione (proteggendo il collagene e altre proteine strutturali dalla degradazione), sia stimolando la produzione di nuovo collagene, la cui produzione, come sappiamo diminuisce con il passare degli anni.
Questo peptide poi svolge anche altre attività, ovvero è un antiossidante e anti-pollution poiché ci protegge dai ROS (radicali liberi) e ci aiuta a proteggerci dai danni raggi UV (essendo uno spazzino di ROS). Protegge anche dai RCS (Reactive Carbonyl Species, delle specie carboniliche reattive che hanno effetti dannosi su proteine, lipidi e acidi nucleici).
In sostanza riesce ad agire sia sull’invecchiamento intrinseco, interno a noi (dato dal passare degli anni, dallo stress, da un’alimentazione non bilanciata…) che sull’invecchiamento estrincesco (smog, raggi UV, fumo…).
Non ultimo è importante notare che Carnosina è uno di quei peptidi che ha dalla sua non solo testo in vitro o ex vivo ma anche in vivo. Quando si parla di peptidi si rischia di fare sempre di tutta l’erba un fascio, ma bisogna sapere che non tutti i peptidi in commercio hanno anche test in vivo e che i peptidi sono di diversi tipi e possono svolgere funzioni davvero molto diverse, ma di questo ne avevamo già parlato in questo articolo.
I test in vivo (su esseri umani volontari) condotti sulla Carnosine prevedono:
- valutazione dell’espressione della metalloproteasi (MMP-1) indotta dai raggi IR
- riduzione dell’intensità delle rughe (rughe sottili e zampe di gallina)
- elasticità della pelle
- miglioramento della compattezza della pelle
Bene, credo di avervi raccontato più o meno tutto, spero ora sia chiaro che cosa può fare la Carnosina sulla nostra pelle e che ruolo può avere in un cosmetico. Chissà se vi è venuta voglia di provarla ora che la conoscete 😉
Bibliografia:
- Carnosine: A Versatile Antioxidant and Antiglycating Agent V. Prakash Reddy, Matthew R. Garrett, George Perry, and Mark A. Smith 2005
- Skin beautification with oral non-hydrolized versions of carnosine and carcinine: Effective therapeutic management and cosmetic skincare solutions against oxidative glycation and freeradical production as a causal mechanism of diabetic complications and skin aging Mark A. Babizhayev, Anatoliy I. Deyev, Ekaterina L. Savel’Yeva, Vadim Z. Lankin & Yegor E. Yegorov 2011
- Wu X, Monnier VM. Enzymatic deglycation of proteins. Arch Biochem Biophys. 2003 Nov 1;419(1):16-24. doi: 10.1016/j.abb.2003.08.011. PMID: 14568004
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