Che cosa sarà mai il Propanendiol?
Cominciamo con il dire che ci sono alcune sostanze che possono svolgere la stessa funzione in un cosmetico. Il Propylene Glycol, il Butylene Glycol e il Propanediol, per quanto diversi, possono essere usati in un cosmetico per lo stesso motivo.
il Propylene Glycol
Il Propylene Glycol è forse il più “antico” e il più conosciuto tra loro, è un composto che deriva dalla lavorazione del petrolio, è usato anche nel campo dell’alimentare oltre che in cosmetica, e quindi un prodotto che lo contiene è certamente sicuro per la nostra salute. Anche perché se no lo avrebbero certamente già bannato.
La sua pessima nomea deriva probabilmente dal fatto che può essere usato come liquido anti-congelamento come l’ethylene glycol. Peccato che quest’ultimo, che ha anche un nome molto simile è tossico se ingerito.
Per questo motivo spesso si tende a sostituire il Propylene Glycole con altre sostanze, come il Propanendiol. Anche Il Propylene Glycol quindi fa parte di quei tanti ingredienti che subiscono un ingiustificato razzismo.
Questi ingredienti si usano nei cosmetici per diversi motivi:
- sono dei buoni umettanti (rendono la pelle più idratata)
- aiutano a rendere solubili in acqua alcune sostanze che per loro natura non lo sono
- migliorano l’attività conservante di alcuni conservanti (scusate il gioco di parole)
- migliorano la sensorialità dei cosmetici. Per tutti questi motivi sono ampiamente usati in cosmetica.
Il Propanediol
E’ un ingrediente che stato studiato per rimpiazzare i glicoli di derivazione del petrolio (come ad esempio il Propylene Glycol), che, per quanto siano sicuramente sicuri per la pelle, non sono esattamente eco-sostenibili (oltre che probabilmente non piacere “a pelle”, per il nome, forse a molti).
Infatti Il Propanediol può essere prodotto sia attraverso un processo chimico che lo fa derivare dal petrolio, ma anche da un processo di fermentazione del destrosio (uno zucchero) e quindi in questo caso verrà prodotto utilizzando una fonte rinnovabile. Il Propanediol di derivazione naturale al 100% è anche approvato da ECOCERT.
Il Propanediol non dà sensibilizzazioni o irritazioni alla pelle e ha funzione umettante, ovvero aiuta la pelle a mantenere la sua naturale idratazione. Aiuta i conservanti a lavorare meglio (ne accentua le loro proprietà) e dà alla pelle quello che viene definito un buon skin feel, soffice, morbido; insomma aiuta a migliorare la sensorialità del prodotto.
E’ un solvente, ovvero aiuta a rendere solubile in acqua sostanze come gli oli essenziali (che rimarrebbero delle goccioline in sospensione nell’acqua se non solubilizzati) o l’Acido Salicilico che tuffato nell’acqua tal quale rimarrebbe in cristalli e quindi non sarebbe utilizzabile in un prodotto.
E’ anche un carrier per gli attivi ovvero fa un po’ la funzione di un taxi a cui è permesso di portare le persone in auto in zone tipo la ZTL che non sono raggiungibili dalle altre auto. Per questo motivo viene definito anche “Penetration Enancher”, perché migliora la penetrazione di alcuni attivi.
Creare un cosmetico è davvero un casino, non basta buttare insieme degli ingredienti a caso, bisogna anche sapere come veicolarli al meglio in una formula perché possano essere efficaci.
Ricerca sul Propanediol del 2010
Dopo queste informazioni di base voglio raccontarvi cosa ho trovato su questo ingrediente in questa ricerca scientifica del 2010.
Nonostante il propylene glicole sia un ingrediente considerato sicuro per il suo utilizzo (anche perché altrimenti l’Europa avrebbe certamente vietato il suo uso nei cosmetici), può succedere che in qualche caso possa scatenare delle irritazioni sulla pelle (non capita di frequente, ma succede).
Per questo motivo si è cercato di capire se questo nuovo ingrediente, dalle caratteristiche simili potesse essere più o meno irritante per la pelle rispetto al Propylene Glycol.
Perché va bene cercare alternative più eco-sostenibili, ma dobbiamo pensare anche e soprattutto alla salute della nostra pelle.
Le ricerche condotte sino ad ora, hanno definito il Propanediol meno irritante rispetto al Propylene Glycol.
Gli studi sono stati condotti in più modi: sia all’interno di prodotti con pH diverso che in prodotti che lo contenessero ad alte concentrazioni, sia andando a capire cosa potesse succedesse con utilizzi ripetuti nel tempo di un prodotto che lo contenesse. Insomma un po’ tutti i casi che si potrebbero avere.
Dato che il Propanediol è un prodotto abbastanza recente le ricerche disponibili su questo prodotto non sono tantissime.
Di lui si sa che è un ingrediente strutturalmente molto simile al Proplylene Glicole e quest’ultimo è davvero molto usato nella cosmetica da tempo immemore, ma con ancora meno propabilità di irritare la pelle rispetto al Propylene Gliycole.
Ricerche svolte da DuPont Tate & Lyle
In delle ricerche svolte con il supporto delle aziende DuPont Tate & Lyle (che è comunque importante dirlo, producono Propanendiol), andando a misurare il livello di idratazione dei corneociti (le cellule più superficiali della nostra pelle), si è notato, dopo 4 ore, un livello di idratazione più alta rispetto al Proplylene Glicole e al Butylene Glicole.
Hanno poi notato che anche ad alte concentrazioni non da fenomeni di irritazione.
Conclusioni
Dobbiamo immaginarci un cosmetico come lo spettacolo di un concerto.
Un cosmetico non è solo composto da ingredienti attivi, come un concerto non è uno spettacolo fatto solo dal frontman della band. Un cosmetico come un concerto è fatto anche di tanti altri componenti meno appariscenti ma imprescindibili per la buona riuscita: gli altri componenti del gruppo, il personale all’audio, alle luci ecc. da una parte e tensioattivi, emulsionanti, solubilizzati, penetration enancher ecc. dall’altra.
Lo so che si tende a pensare sempre e solo ai front-man, ma è uno sbaglio.
La differenza tra un buon cosmetico e un ottimo cosmetico è data dal fatto che ci sono anche altri ingredienti (meno appariscenti) che servono a rendere la formula efficace e piacevole.
Per questo credo che sia utile ogni tanto cercare di capire che degli ingredienti poco conosciuti come il Propanendiol (che è ovviamente solo un esempio) possono davvero essere necessari o almeno utili nel creare un’ottima formula.
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