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Shampoo, Parte Seconda: gli Altri Ingredienti

da | 15 Apr 2020 | Blog | 0 commenti

Dopo aver visto quali sono i tensioattivi che ci sono negli Shampoo, ora è il turno di capire quali altri ingredienti caratterizzano questo prodotto

Se siete finiti qui e non avete ancora letto: “Shampoo e Tensioattivi”, vi consiglio di andarlo a leggere perché è di sicuro la giusta introduzione a questo articolo.

Gli Shampoo sono decisamente un argomento ampio e anche solo per capirci qualcosa c’è bisogno di più tempo e spazio.

Con il primo articolo abbiamo capito cos’è uno Shampoo e dopo aver fatto amicizia con i tensioattivi, l’ingrediente fondamentale di qualsiasi detergente (e ovviamente anche degli shampoo), è arrivato il momento di parlare di altri ingredienti che possono fare la differenza in uno Shampoo.

Dovete pensare a un cosmetico, in questo caso a uno shampoo, come se fosse un concerto. Ci trovate sì, è vero, il frontman, il cantante, quello che riconoscono tutti, quello che richiama l’attenzione, ma un buon concerto è fatto in realtà da un gran lavoro sinergico. Dove il contributo di ognuno è importante. 

Sono importanti gli altri musicisti, i coristi, i tecnici luci, il personale della security e pure chi ha montato il palco.

Senza di loro il concerto non ci sarebbe. Ecco per uno shampoo vale lo stesso. (Vale anche per gli altri cosmetici e per un sacco di cose della vita, ma questa è un’altra storia).

condizionanti

Acqua

In primis parlariamo dell’Acqua, l’ingrediente principale di quasi tutti i cosmetici, delle creme, ma anche degli Shampoo. Infatti nell’INCI (la lista ingredienti) appare sempre per prima, vuol dire che rappresenta la percentuale più alta di una formulazione. 

Come sapete però, l’INCI vi dice cosa c’è dentro un prodotto, l’ordine degli ingredienti (da quello che ce n’è di più a quello che ce n’è di meno, ma non vi dice nulla della sua qualità. Quando trovate scritto Acqua, può essere un’acqua termale, l’acqua demineralizzata o quella del rubinetto di casa mia. Come potete saperlo? Non c’è modo, dovete fidarvi di chi vi vende quel prodotto. Ovvio a meno che il produttore non faccia qualche dichiarazione.

Di solito però, negli Shampoo viene utilizzata acqua deionizzata, per evitare effetti pre-ossidanti o coloranti dovuti ai Sali di ferro, e per evitare che calcio e magnesio tipici di acque dure, possano essere causa di precipitazioni o opacità.

acqua

I sostenitori della schiuma

Se volete potete immaginarli un “reggiseno”, che invece di reggere un seno regge la schiuma all’interno di uno shampoo. Ovvero sostenendola, questi ingredienti fanno in modo che la schiuma abbia più volume, stabilità, finezza e compattezza. Migliorano la viscosità dello shampoo e riescono a regalare ai capelli lucentezza e un effetto condizionante.

Una volta si usavano tantissimo la Cocamide MEA e la Cocamide TEA, che sono sempre più sostituite da alcuni PEG (PEG-120, PEG-18, PEG-90, per dirne alcuni).

reggiseni

Condizionanti

Se pensate a un condizionante, di sicuro vi viene in mente un balsamo. E cosa ci fanno dei condizionanti in uno shampoo? Si possono mettere e possono migliorare l’effetto finale del capello dopo il lavaggio, basta che non interferiscano con il lavoro di tensioattivi. 

Sono i Sali quaternari di ammonio.

Alcuni esempi, i cui nomi sono impronunciabili: Cetrimonium Chloride, Polyquaternium 7, 10, 39, 44.

shampoo capelli

Ingredienti ad azione specifica

Gli shampoo non sono tutti uguali e sono proprio alcuni ingredienti specifici che li differenziano, tra tutti questi vi nomino:

  • I derivati proteici (sia che provengano dal mondo animale che da quello vegetale), di solito diminuiscono l’aggressività dei tensioattivi, Possono essere, solo per fare qualche esempio, il collagene (animale) o le proteine del grano (vegetale).
  • I siliconi (tanto amati quanto odiati) regalano corpo e lucentezza al capello
  • Gli attivi antiforfora… indovinate un po’: fanno sparire la forfora.
  • Molto spesso vengono inseriti nelle formulazioni degli ingredienti naturali, che sono sicuramente molto utili a livello di marketing, ma che difficilmente possono aggiungere qualcosa in più al prodotto, se non un’aurea “naturale” che tanto va di moda oggi. Alcuni oli, sì, hanno delle proprietà districanti ma non molto di più. Il problema è che uno shampoo rimane poco sui capelli e deve essere risciacquato bene, bene-bene, bene-bene-bene. Quindi quello sputo dell’estratto naturale “x” che è nella formula dello shampoo “Tizio”, rimanendo sulla nostra cute quel tanto che ci rimane, fa bene solo alle tasche di chi vi pubblicizza il prodotto e finisce tutto nello scarico, perchè non riesce ad “aggrapparsi” al capello. 

Amara verità, lo so, scusate se vi distruggo anche uno degli ultimi miti che vi sono rimasti.

Per essere davvero utili, per usare la parola più giusta, efficaci, gli ingredienti “che fanno la differenza”, devono depositarsi sui capelli e sul cuoio capelluto. Magari perché affini alla cheratina (del capello), o perché non si solubilizzano con l’acqua (tipo i siliconi) o per intrappolamento (tipo lo zinco piritione e il solfuro di selenio).

Fate quindi attenzione che il vostro shampoo contenga sostanze attive in grado di rimanere sul capello dopo il risciacquo, altrimenti pagherete per degli attivi che non possono far praticamente nulla ai vostri capelli. Certi attivi funzionano nei prodotti “leave on”, ma poco possono fare in un prodotto che viene risciacquato dopo esser rimasto in posa pochissimo tempo.

treccia capelli

conclusioni

Gli Shampoo ora non dovrebbero davvero avere più segreti per voi. Spero che ora abbiate qualche arma in più per potervi destreggiare tra i vari Shampoo che popolano gli scaffali di supermercati e non.  

La prossima volta che in bagno, per ammazzare il tempo, vi metterete a leggere il retro del vostro Shampoo, pratica ormai in disuso dopo l’arrivo degli Smartphone, sono certa riuscirete a capirci qualcosa in più.

Ricordatevi però che dalla lista ingredienti non si può capire la qualità di un prodotto. Vi faccio un esempio, la maggior parte dei formaggi ha la stessa lista ingredienti: latte, sale, caglio. Ma la differenza tra i vari tipi di formaggio è lampante. Pensate anche allo stesso tipo di formaggio fatto in zone diverse o da diversi produttori.

Non per questo dovete smettere di imparare e capire, perchè voler capire come è fatto qualcosa è sinonimo di curiosità e intelligenza.


CREDITS:

immagini: unsplash.com
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