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Stick solari: tutto quello che devi sapere

da | 6 Giu 2024 | Blog

Scopriamo insieme i pregi e i difetti delle protezioni solari in stick

Gli Stick solari esistono da sempre, ma anno dopo anno, stanno diventando sempre più comuni grazie alla loro versatilità.

C’ è da dire che però è importante conoscere i pregi e i difetti di questi prodotti per poterli usare al meglio.

Ci sono vecchi retaggi duri a morire quando si parla di stick solari: vediamoli insieme.

Gli stick solari vanno applicati solo sui nei o sulle cicatrici?

Non so da dove nasca l’idea che un neo debba essere protetto meglio o con prodotti diversi rispetto al resto della pelle del corpo. Sì, è vero un neo può trasformarsi in un tumore della pelle, come un tumore della pelle può comparire anche dove oggi non c’è alcun neo. Per questo è importante proteggere tutti i centimetri di pelle che esponiamo alla luce del sole, indipendentemente che ci siano o meno nei. Quindi per favore, non applicate la protezione solare a spot solo sui nei, non ha assolutamente alcun senso.

Parliamo ora di cicatrici. Una cicatrice in formazione ha una pelle che appare in genere rossa (soprattutto all’inizio) ed è composta da pelle “nuova” più delicata e soggetta a scottature. Per questo è importante applicare sulle cicatrici il primo anno o meglio anche i primi due una protezione solare molto alta e ad ampio spettro, che sia in stick o meno non interessa a nessuno. La cosa importante è che la pelle sia ben protetta.

Pregi degli stick solari

Tra i pregi degli stick con SPF c’è senza dubbio la praticità. Quando siamo in giro è spesso complesso riapplicare il solare. Magari abbiamo le mani sporche e non abbiamo modo di lavarle prima di applicare una crema solare, o ancora, ci risulta fastidioso e poco pratico avere le mani imbrattate di solare dopo averlo applicato. Oppure siamo in movimento e non vogliamo/possiamo fermarci per applicare la crema solare. In tutti questi casi avere con sè uno stick solare rendere più semplice la riapplicazione dell’SPF. E si sa, già riapplicare il solare ogni due ore non piace a nessuno, per cui trovare una modalità che ci agevola nel farlo ci rende più propensi ad applicarlo con la frequenza corretta. 

Senza dubbio questo è un ottimo motivo per avere sempre uno stick solare pronto con noi in borsa o nello zaino.

Gli stick solari sono poi super pratici per tutte quelle persone che fanno fatica ad applicare una protezione solare sulla zona attorno agli occhi. Le creme tendono a migrare e quando finiscono negli occhi possono dare fastidio, perchè sì, i filtri solari negli occhi bruciano. Uno stick solare, grazie alla sua texture solida è composto da sostanze che fanno più fatica a scivolare negli occhi e tendenzialmente rimangono dove sono. Per questo può essere una buona idea utilizzare uno stick solare solo nell’area occhi.

Se avete un bambino e volete dargli un prodotto solare da mettere in tasca e riapplicare, uno stick è certamente la scelta migliore. Gli renderà più semplice questo compito che immagino non trovi troppo divertente.

Difetti degli stick solari

Il difetto più grande degli stick solari sta nella difficoltà di applicare la giusta quantità di solare che permetta di ottenere l’SPF indicato sulla confezione. Mi spiego meglio. Quando si fanno i test di laboratorio che servono per valutare l’effettivo SPF di un prodotto, per convenzione si fanno applicando 2 milligrammi per centimetro quadrato di pelle, indipendentemente che si tratti di una crema corposa, di un latte leggero, di uno spray, una polvere o uno stick. Ma noi sappiamo perfettamente che applicando una crema applicheremo più prodotto sulla pelle rispetto a quello che riusciremmo ad applicare se usassimo uno degli altri prodotti che ho elencato.

Per questo motivo considererei lo stick solare come un prodotto adatto alle riapplicazioni dell’SPF e non come la primaria forma di protezione solare da usare la mattina. Quindi usiamo una crema solare prima di uscire di casa, applichiamone tanta e portiamoci dietro uno stick per riapplicarla. In questo modo, è vero che magari non ne applicheremo la quantità corretta, ma la applicheremo a mo’ di “rinforzo” sopra il vecchio strato di protezione solare.

Dato che ora conosciamo questo difetto, vi verrà facile intuire il perchè è bene scegliere uno stick con SPF 50 o 50+. Avere un SPF maggiore ci permette di avere un po’ di protezione in più sulla pelle, anche se non ne abbiamo utilizzato abbastanza.

Quanto applicarne

Rispondere a questo dubbio è davvero difficile. Come vi ho detto, per ottenere il giusto SPF indicato sulla confezione bisogna applicarne 2 mg per cmq di pelle, cosa che però immagino a voi non restituisca un’immagine visiva di quanto applicarne. Posso dirvi però che l’Associazione Americana dei Dermatologi (AAD) consiglia di fare 4 passate avanti e indietro per applicare la giusta quantità di protezione solare quando si usa uno stick. Come siano arrivati a questo dato non è chiaro, anche perchè molto dipende dal tipo di stick che stiamo utilizzando. Se ne utilizziamo uno più morbido lascerà sulla pelle più prodotto ad ogni passata rispetto a se ne usiamo uno più duro. E poi se lo applichiamo in estate con 40 gradi lo stick sarà più fondente e lascerà più prodotto sulla pelle per passata rispetto a utilizzare lo stesso stick sulle piste da Sci a gennaio. In più a seconda della pressione che esercitiamo lo stick lascerà più o meno prodotto sulla pelle. 

Quindi, tenete pure in considerazione questa indicazione dell’AAD ma, aggiungo io, con il beneficio del dubbio. E’ anche per questo che vi consiglio di utilizzare gli stick solari solo per le riapplicazioni e non come protezione solare primaria.

Conclusioni

Gli stick solari sono un valido aiuto per avere sempre con sè una soluzione pratica per riapplicare il solare quando siamo in giro. Sceglietene uno con un SPF 50 o 50+ e tenetelo sempre in borsa per ogni evenienza. Sono certa che vi aiuterà tantissimo a essere ligi con la riapplicazione della protezione solare.

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