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Un antiossidante che conserva anche: L’Hydroxyacetophenone

da | 28 Ott 2021 | Blog

Rientra tra i conservanti non conservanti, ma all'interno dei cosmetici può fare davvero molto altro

Oggi vi parlo di un ingrediente cosmetico in grado di fare molte cose contemporaneamente: sì, uno di quelli che ha davvero un animo multitasking: Hydroxyacetophenone.

Sì, sarà anche multitasking, ma ha anche un nome impronunciabile e che, non a voi, ma a me non riesce proprio a rimanermi in testa.

È un ingrediente particolare perché svolge molte funzioni contemporaneamente: le più importanti a mio avviso sono che funziona da conservante e da antiossidante. Non comparendo però nella lista dei conservanti ammessi dal regolamento cosmetico, ma conservando di fatto un cosmetico è uno di quegli ingredienti definiti: conservanti non conservanti.

Quindi un cosmetico che lo contiene può definirsi “senza Conservanti” ma a tutti gli effetti essere conservato e quindi sicuro per i consumatori. Eh sì, perché è assolutamente importante che i cosmetici vengano conservati per bene.

Il fatto che sia multitasking e che quindi riesca a svolgere più funzioni contemporaneamente, lo rende utile per tutte quelle formule cosiddette “clean” che cercano in modo spasmodico di avere una lista ingredienti corta. Perché con un approccio minimalista, a loro dire, riescono a essere più trasparenti con i consumatori e, a loro dire, una lista corta implica aver tolto dalla formula gli ingredienti “inutili”. Ma come potete facilmente immaginare ogni ingrediente ha un costo e a nessuno piace inserire ingredienti “inutili” per il solo gusto di inserirli. Secondo il mio modesto parere non è il numero di ingredienti che contiene un cosmetico a decretarne la qualità, la sostenibilità o l’efficacia, ma qualcuno non la pensa come me.

Ma torniamo al nostro Hydroxyacetophenone, da dove salterà mai fuori?

senza conservanti

L’Hydroxyacetophenone è una sostanza che si trova nel camemoro, il rovo artico, una pianta ricca per natura di antiossidanti e vitamine.

Hydroxyacetophenone

Ma, come spesso avviene, produrlo partendo dalla pianta non è la scelta più sostenibile che si possa fare. Per questo viene prodotto sinteticamente.

Quindi sì, avete capito bene, l’Hydroxyacetophenone sebbene possa essere estratto dal rovo artico viene sintetizzato in laboratorio per una maggiore sostenibilità. Questo è un buon esempio del fatto che “naturale” non sia sempre la scelta più sostenibile per l’ambiente. Possiamo dire piuttosto che l’Hydroxyacetophenone sia un ingrediente “nature-identical”, cioè prodotto in modo identico a quello di origine naturale, ma naturale non è.

È un antiossidante, ovvero aiuta a contrastare la produzione dei radicali liberi (ROS) sulla nostra pelle. I radicali liberi sono una delle cause principali dell’invecchiamento cutaneo precoce ed è importante tenerli a bada il più possibile. È molto importante che i cosmetici che utilizziamo (specie quelli che applichiamo sul viso) contengano antiossidanti. Questo vale non tanto nei detergenti, che vengono sciacquati via subito dopo l’applicazione, ma soprattutto per creme, sieri… che rimangono sulla pelle una volta applicati. Utilizzare l’Hydroxyacetophenone da solo o ancora meglio se accompagnato da altri antiossidanti è di sicuro un valido aiuto per la salute e la bellezza della nostra pelle.

conservanti

Ha anche un’azione lenitiva sulla pelle e questo lo rende perfetto per essere utilizzato all’interno di prodotti pensati per le pelli più sensibili e delicate, in prodotti come i contorno-occhi e i prodotti per bambini. Questo fatto non è da sottovalutare. Tenete conto che non tutti i conservati vengono tollerati benissimo dalle pelli più sensibili e delicate, per questo avere a disposizione un ingrediente che conserva in modo efficace i nostri cosmetici ma allo stesso tempo riesce ad essere non solo ben tollerato dalle pelli più sensibili, ma riesce anche a lenire la pelle, è certamente un bel vantaggio.

Come sapete i prodotti cosmetici devono essere ben conservati e per fare questo devono fare in modo che i microbi “cattivi” non possano proliferare, e il nostro Hydroxyacetophenone agisce come conservante agendo su parecchi microbi che non vorremmo mai che proliferassero nel barattolo del nostro cosmetico. Di solito però viene accoppiato ad altri conservanti o conservanti-non-conservati in modo da migliorare lo spettro di protezione. Questo è abbastanza normale ed è abbastanza la prassi trovare più sostanze dall’azione conservante in un cosmetico. È importante però che questa azione che si ottiene sui microbi cattivi non impatti negativamente sull’insieme dei microbi buoni (microbiota) che abitano la nostra pelle e l’aiutano a mantenersi in salute. L’Hydroxyacetophenone per fortuna non impatta negativamente sul microbiota cutaneo, ma anzi agendo come difesa contro le aggressioni esterne, aiuta la pelle a mantenersi sana.

Conclusioni

L’ Hydroxyacetophenone è senza dubbio un ingrediente nuovo e particolare, prodotto sinteticamente, ma identico alla sostanza che si trova in natura nel rovo artico. Rientra nel mondo dei nuovi conservanti (non è nell’elenco ufficiale dei conservanti ammessi per legge, ma lui non lo sa e conserva lo stesso i prodotti in cui è inserito). La sua azione multitasking lo rende perfetto per aggiungere qualcosa in più alle formule. È anche un efficace antiossidante, è lenitivo e rispetta il microbiota cutaneo, per questo è adatto in tutti quei prodotti pensati per le pelli più sensibili e delicate.

Spero di avervi fatto conoscere un ingrediente abbastanza nuovo, poco conosciuto ma molto utile in cosmetica.

 

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